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Nata nel 1979 la cantina Mirabella della famiglia Schiavi oggi è una delle più strutturate aziende della Franciacorta con 45 ettari di vigneto condotti in biologico. Quest’anno conquista per la prima volta i Tre Bicchieri con il Dosaggio Zero Riserva ’15.

Nata nel 1979 dall’intuizione della famiglia Schiavi, oggi è una delle più strutturate aziende della Franciacorta forte di 45 ettari di vigneto condotti in biologico. Prende vita da qui il Dosaggio Zero Riserva ’15 che ha portato in casa Mirabella i primi Tre Bicchieri

Cantina Mirabella Da sx Alberto, Teresio e Alessandro Schiavi (ph Del Prato)

Da sx Alberto, Teresio e Alessandro Schiavi. Foto: Del Prato

Mirabella. La storia

Ben tre enologi guidano questa rinomata azienda del territorio di Franciacorta: il fondatore Teresio Schiavi, che custodisce le vigne, e i suoi due figli: Alessandro si occupa della cantina e della fase di produzione, mentre Alberto è responsabile delle vendite e del marketing. Oltre che dagli studi e dal legame di sangue, i tre sono uniti anche da una passione condivisa per il loro territorio in grado di emerge dalle loro etichette. “Mirabella nasce da un progetto di mio padre, originario dell’Oltrepò Pavese. Tutto comincia nel ’79, quasi casualmente, con l’acquisto di un brolo di circa tre ettari vitati” racconta Alessandro Schiavi. “Inizialmente si producevano bianchi fermi, rossi e poco metodo classico seguendo le orme lasciate da Berlucchi, il primo ad aver importato questa metodologia. Per tutti gli anni ‘80 ha esteso l’azienda, comprando nuovi vigneti e trasferendosi nel ‘82 nell’attuale sede, una cantina più grande che ha ristrutturato piano piano andando a aumentare la produzione in maniera importante“.

Negli Anni ’90, Teresio è stato uno dei fondatori del consorzio Franciacorta: “ricordo che in casa passavano quelli erano e sono i riferimenti di questa zona: Berlucchi, Mattia Vezzola, Cesare Ferrari, Cremonesi, Santini…Tutti nomi che hanno contribuito a far conoscere la zona per il Metodo Classico. Io sono entrato in azienda giovanissimo: ho cominciato come addetto allo scarico delle cassette, poi addetto al lavaggio di quest’ultime, e così via. Non posso che ringraziare mio padre per questo percorso pratico che mi ha fatto crescere”. Un lungo apprendistato, che ha permesso ad Alessandro e Alberto di conoscere l’azienda e individuare il migliore percorso da seguire per farla evolvere, mantenendola ancorata al presente grazie alla lezione e all’esperienza del padre. “Cambiamenti ne abbiamo fatti, anche sostanziosi, ma atti a sostenere quello che ha costruito mio padre prima di noi. Abbiamo continuato a piantare in zone vocate, a seguire attentamente i nostri vigneti e a portare avanti un continuo impianto e reimpianto del pinot bianco. Lui ha sempre creduto tanto in questo vitigno delicato, sensibile ai marciumi che viene bene solo in zone vocate. Queste debolezze insieme alla sua sensibilità verso la botrite, però, sono diventati un punto di forza in questi anni caldi e di siccità e oggi ne abbiamo 12 ettari a disposizione. Circa il 17% della nostra superfice vitata, ma in costante incremento”.

Vasche in cemento Cantina Mirabella

Lo stile e l’identità della cantina Mirabella

La gamma aziendale si concentra sulla produzione di Franciacorta, nell’ottica di creare vini spumanti che portino con sé l’unicità della firma aziendale. “La nostra ricerca si concentra sull’infondere uno stile a quanto produciamo, cioè cerchiamo di ottenere una riconoscibilità e una costanza nel tempo, in modo da avere un filo conduttore tra le bottiglie nelle diverse annate. Quello che vorrei arrivare a ottenere è che le persone possano bere i nostri Franciacorta e dire ’questo è un Mirabella’. La nostra produzione vede l’uso del pinot bianco nei Brut come elemento importante e la vinificazione usando contenitori in cemento. Altra cosa che ci distingue, e quella che viene meno capita, è l’uso della malolattica per dare stabilità alle base. È un filo conduttore di morbidezza, cremosità, che ci fa permette anche di abbassare la quantità di solfiti usati”.

DOM2015b Cantina Mirabella

I Tre Bicchieri al Franciacorta Dosaggio Zero Døm Ris. 2015

Quest’anno con il Franciacorta Dosaggio Zero Døm Ris. 2015 raggiunge i Tre Bicchieri, il massimo punteggio assegnato dalla guida Vini d’Italia. Il vino rappresenta uno dei fiori all’occhiello dell’azienda una cuvée completa sotto ogni punto di vista, affascinante e profonda: ha frutto maturo e carnoso, profondità, e un senso di naturalezza innato. Il finale è armonico, cremoso e lunghissimo. “Riceverli è stata una grande soddisfazione. Questi premi sono espressione di una qualità e una costanza che ci viene riconosciuta. La 2015, nonostante sia stata un’annata calda, grazie alle nuove tecniche, alle nuove presse e a un maggiore impatto del pinot bianco, ci ha confermato che le scelte fatte si sono dimostrate positive. L’uva proviene da un unico vigneto che dà il nome all’azienda, piantato nell’81. Vinifichiamo le uve dei tre vitigni (chardonnay, pinot nero e pinot bianco) separatamente, nella loro epoca di raccolta migliore. Nella produzione è previsto l’uso della barrique e una sosta per circa 80 mesi sui lieviti. Nel legno il mosto si trasforma, metabolizzando alcuni tannini; si ottengono così sensazioni di vaniglia, di larghezza di bocca, più tattili che gustative. Queste riserve, prodotte in un numero limitato di bottiglie, nascono per non avere paura dell’invecchiamento, ma sono predisposte ad un’evoluzione graduale. Alcune annate ne avranno una più lunga e costante come la 2011 che considero eterna, altre meno, ma tutte create per dare piacevolezza e freschezza anche dopo anni. Quello che crediamo è che questo territorio e questa denominazione abbia qualcosa da dire e noi vogliamo raccontarlo”.

a cura di Marzio Taccetti

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