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Il territorio è quello di San Felice del Molise, un paese in provincia di Campobasso in zona collinare (600 metri di altezza), caratterizzato da una morfologia geologica unica e articolata da cui nelle giornate più nitide si scorge il mare di Termoli. Il vitigno è la Tintilia che si contraddistingue per acini piccoli e bassa resa. Il vignaiolo è Claudio Cipressi che con grande orgoglio rivendica la paternità del nuovo corso di questo vitigno troppo a lungo dimenticato.

Claudio Cipressi

L’origine è incerta mentre il nome probabilmente viene dal termine dialettale con cui si definiscono i bambini vivaci in quanto la Tintilia stentava a chiudere la fermentazione in modo completo presentando a inizio primavera una seconda fermentazione che lasciava il vino leggermente mosso.

Era la metà degli anni Novanta quando incuriosito da questi ceppi antichi, sostenuto da un caro amico agronomo, Claudio inizia a selezionare le vecchie vigne per poi, nel 1998, acquisirne le prime quote e piantare le prime vigne nuove. La Tintilia però non risultava ancora censita. L’azienda inizia a produrre vendendo l’uva a un’altra storica cantina del Molise. Claudio si preoccupa di affidare all’Università di Bari la ricerca genetica per capire meglio se la Tintilia avesse “parenti” nel mondo dei vitigni conosciuti. Nel frattempo, ed era il 2001, arriva la Doc Molise e due anni dopo, realizzata la cantina, l’azienda parte ufficialmente con la produzione e l’imbottigliamento. Bisogna aspettare il 2011, però, per vedere la Tintilia finalmente certificata nella Doc. Un grande momento per Claudio che, come apripista e capitano di questo progetto, ha fatto sì che oggi altre aziende risultino impegnate nella produzione della Tintilia, per un totale di circa 100 ettari.

In tutto questo anche la sua azienda è cresciuta tanto da contare oggi circa 15 ettari di cui oltre 12 di Tintilia e i rimanenti di Montepulciano d’Abruzzo, Falanghina e Trebbiano.

La maniacale cura e l’attenzione posta ai processi di raccolta e di lavorazione (cernita manuale grappolo per grappolo, temperatura dei mosti e utilizzo di particolari botti) hanno fatto sì che, anno dopo anno, i vini dell’azienda Cipressi arrivassero a valorizzare sempre più frutto, profumi e sapori dei vitigni d’origine, rispettandone a ogni sorso l’autenticità.

Si percepisce il profondo amore che mette in quello che fa. “I miei vini sono ciò che siamo” sostiene Claudio nel descriverli uno per uno, nel raccontare ogni emozione che lui ha provato nel tempo, vedendo l’evoluzione dei suoi prodotti.  Nelle sue parole emerge nitida la presenza di valori, di tradizioni ma anche di intuito e lungimiranza che abbiamo potuto comprendere pienamente nella degustazione di alcuni vini della linea attualmente sul mercato.

DEGUSTAZIONE

Pas Dosè Blanc de Noir 2017

È la prima annata commercializzata (seconda prodotta), si presenta con un perlage fine e decisamente persistente. Buono il naso che non nasconde la bacca nera pur regalando note agrumate, di lavanda e nocciola fresca. All’assaggio è piacevolissimo, l’acidità elegante e il bassissimo residuo zuccherino trovano una risposta più che convincente nella mineralità tipica dei terreni calcarei.

Pas Dosè Blanc de Noir 2017 Rosè

Questo spumante si presenta con un perlage fine ma meno vivace del Blanc de Noir. Qui la bacca nera regala un colore ramato ottenuto non per macerazione ma solo per pressatura. Al naso è elegante con sentori di menta, di arancia rossa e fragoline. All’assaggio colpisce per armonia, torna la fragolina e una leggera nota di nocciola, buona ed elegante l’acidità, ben bilanciata sulla percezione di dolcezza tipica del vitigno. Anche per questa versione rosata è la prima annata commercializzata (seconda prodotta).

Tintilia Rosato Collequinto 2021

Decisamente ben fatto, in linea con l’alta qualità dei rosati del basso Adriatico. Si presenta brillante e di colore rosa tenue, senza alcun dubbio fruttato. Frutti di bosco e fiori viola. L’assaggio è convincente, pieno, intenso e armonico. Si percepisce la mela (rossa e croccante) in un complesso di aromaticità e percezione dolce innegabilmente in equilibrio tra loro.

Tintilia Settevigne 2016

È una versione di Tintilia più muscolosa. Il colore è un granato leggermente scarico. Al naso prevalgono note balsamiche e speziate di tabacco e pepe. In bocca tornano inizialmente percezioni dure e verdi per poi evolvere in note di caffè e tostatura. Tannino deciso ma non prepotente, finale morbido e caldo.

Tintilia Macchiarossa 2017

Colore rosso rubino impenetrabile tendente al granato. È un vino con sentori di frutti di bosco, amarene e prugne mature. In bocca è speziato con una percezione tannica elegante ed armonica. Buona la struttura (non fa passaggi in legno), la persistenza e l’acidità.

Tintilia 66 2015

Di colore granato vivo, profondo e brillante si presenta al naso con note inconfondibilmente speziate di ginepro, legno secco, tabacco dolce, cannella ed erbe aromatiche. All’assaggio è sapido, fresco, leggermente tannico e persistente con sentori di confettura di prugne prima e balsamico in chiusura. Chiara la componente argillosa del terreno.

Passito di Tintilia Dulce Calicis 2018

Vino rosso appena dolce da uve appassite in cassette al sole. Indiscutibilmente piacevole, di frutta rossa matura e visciole, conserva all’assaggio una sorprendente acidità capace di sostenere la percezione tannica e gli zuccheri residui. Viene prodotto solo nelle migliori annate.

claudiocipressi.it

Giuseppe Garozzo Zannini Quirini

Vivace, appassionato e curioso, con una grande cultura del vino e del cibo di alta qualità. In realtà è figlio d’arte, perché queste passioni le ha ereditate dal padre. La formazione liceale e universitaria lo hanno portato a vivere esperienze lavorative diverse e lontane dal mondo dell’enogastronomia che però non ha mai abbandonato. Sommelier da lunghissimo tempo e docente in numerosi percorsi formativi è anche appassionato di storia e di estetica. Assurto agli onori della cronaca come Il Conte di MasterChef 4, si diletta nella narrazione delle sue scorribande enogastronomiche, tutto senza desistere dal ruolo di bruciapentole davanti ai suoi fornelli.

Category: spa