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Abbinare correttamente il vino al cibo è una vera e propria arte, poiché nessun accostamento è mai in realtà semplice o scontato. I sapori non devono prevalere l’uno sull’altro ma accompagnarsi in maniera armonica e complementare, esaltandosi a vicenda in un concerto perfettamente equilibrato di profumi e sapori.

A partire dunque da tale considerazione, è facile comprendere che abbinare il giusto vino al sapore particolare di un pregiato fungo ipogeo come il tartufo non sia certo cosa semplice. Tuttavia, le numerose sperimentazioni, corredate di studi attenti e degustazioni minuziose, hanno portato a un abbinamento che ad oggi appare indubbiamente vincente: quello tra il Chianti Classico e il tartufo.

Regole per il corretto abbinamento di vino e tartufo

In generale, come ogni abbinamento, anche quello tra vino e tartufo presenta alcune regole alle quali dover sottostare per trovare la giusta armonia. Tra queste in primis la capacità del vino di non sovrastare il tipico e riconoscibile aroma del tartufo, ma di esaltarlo in maniera delicata ed equilibrata. Allo stesso tempo, il tartufo viene in genere utilizzato come accompagnamento ad altri alimenti, i quali devono necessariamente essere valutati nella scelta del giusto vino.

Da valutare attentamente anche la tipologia di tartufo. L’Italia presenta in questo senso delle vere e proprio eccellenze sia in merito al tartufo nero che al pregiato tartufo bianco, ognuna delle quali può essere amplificata nei sapori e nei profumi dalla scelta del vino migliore. In tutto questo, vi è un particolare vino le cui caratteristiche risultano perfette proprio per questo specifico abbinamento: il Chianti Classico.

Chianti classico, una celebrità tra i vini d’Italia

Il Chianti classico è un vino DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) dal 1984, che nasce per tradizione nella più antica zona di produzione vinicola del Chianti in Toscana. In particolare, la sua produzione comprende in maniera totale o in parte le province di Firenze, Siena, Pisa, Arezzo, Pistoia e Prato.

Questi vini vengono prodotti principalmente dal Sangiovese (per almeno l’80%), un vitigno a bacca nera particolarmente diffuso proprio in Toscana; mentre la restante percentuale vede l’utilizzo di vitigni complementari sia a bacca rossa che a bacca bianca, ad ogni modo perfettamente idonei alla tipica coltivazione toscana. Su Decanto puoi scoprire quali sono i migliori Chianti Classico.

Tipologie e caratteristiche organolettiche del Chianti Classico

Dal punto divista delle sue specifiche caratteristiche organolettiche, il Chianti classico tende a variare leggermente in base alle sue diverse tipologie: Base, Riserva, Gran Selezione. Il cosiddetto Chianti Classico Base presenta in genere una gradazione minima di 12%; il Chianti Classico Riserva di 12,5%; e il Chianti Classico Gran Selezione di 13%. Quest’ultimo, in particolare, viene realizzato con uve di una singola vigna oppure da una particolare selezione. Inoltre, tutte le tipologie presentano dei tempi specifici di evoluzione e affinamento dai quali derivano in particolar modo le specifiche differenze.

In linea generale, il Chianti Classico si presenta quindi di un colore rosso rubino vivace, tendente in genere al granato con l’invecchiamento. Il profumo è intenso, con note floreali di mammole e giaggiolo (più accentuate con l’invecchiamento), note di carattere tipico dei frutti rossi, e talvolta anche note balsamiche e speziate in alcune specifiche riserve. Al sapore si presenta secco, sapido, con una fine tannicità bilanciata che con l’affinamento tende a una delicata morbidezza.

Chianti Classico e tartufo, un binomio vincente

Il tartufo è il fungo ipogeo più pregiato e delicato, un’eccellenza italiana dal sapore particolare e unico che, come tale, deve essere sapientemente abbinato al giusto vino. Ecco allora che si torna immediatamente a un’altra eccellenza italiana: il Chianti Classico. Tale binomio risulta vincente, nonostante non sia immediato né tantomeno scontato; il vino risulta, però, perfetto per esaltare l’eleganza e la preziosità del tartufo, in particolar modo se utilizzato per impreziosire determinati alimenti.

Se il tartufo nero pregiato viene utilizzato ad esempio sulle carni bianche o rosse, l’abbinamento con un vino rosso profumato come il Chianti Classico rasenta la perfezione. Ma oltre a questo è doveroso celebrare anche il matrimonio tra il Chianti Classico e il pregiato tartufo bianco delle Crete Senesi, due prodotti di territori limitrofi che rappresentano l’eccellenza gastronomica italiana.

Questo sodalizio presenta un equilibrio perfetto di profumi e sapori, il vino e il tartufo si esaltano a vicenda mettendo in evidenza le migliori note aromatiche di entrambi. Un binomio vincente sotto ogni punto di vista.

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