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Le istituzioni vanno sempre rispettate. Anche quando vengono rappresentare da persone che la pensano diversamente da noi.Soprattutto quando vengono rappresentate da persone che la pensano diversamente da noi. Fico, Boldrini, Bertinotti, lo stesso Fini, erano lontani dai valori di tante persone.

È stato dovere di quelle persone rispettare l’istituzione che rappresentavano. Ed oggi è dovere di chi dissente, rispettare Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, eletti da una maggioranza scelta dagli italiani.

È sempre stato così

La seconda Repubblica ha visto consolidarsi una tradizione, dove diversamente dalla prima, quando si è  creata una maggioranza, anche risicata, questa si è scelta i presidenti delle camere. E spesso la maggioranza del momento ha deciso di scegliere personaggi di equilibrio, ma  talune volte anche personaggi radicali. Questo la sinistra lo ha legittimamente fatto.. Bertinotti docet.

 Dunque oggi la sinistra non può pretendere, che il centro-destra, che ha vinto le elezioni,non determini chi va andare a ricoprire certi incarichi. Anche perché, ne è esempio il caso di Ignazio La Russa al senato, alcuni esponenti dello schieramento avverso,hanno votato per la figura proposta dalla maggioranza. Dunque non si può trattare di un personaggi irragionevole o inaccettabile per l’opposizione.

Fontana è cattolico

Fontana e cattolico. Anzi è molto cattolico. Quindi ? Rappresenta un sistema valoriale nel quale ufficialmente, dicono di riconoscersi la maggior parte degli italiani. Non c’è alcun male in questo. Le sue idee non sono condivise da tutti. Ma lui stesso ha detto di farsi garante delle minoranze. È quello che gli si deve chiedere nel ruolo.

Ci sono stati presidenti come Laura Boldrini, che spesso hanno portato avanti battaglie non condivise dalla maggioranza degli italiani, e non sono state giudicate come impresentabili ed inaccettabili.

O forse siamo davanti all’ennesimo problema di egemonia culturale della sinistra. Per la quale è inaccettabile un Fontana, perché cattolico e rappresentante dei valori tradizionali, a prescindere da qualunque suo operato.

La Russa è di destra

Per Ignazio La Russa parla lunga sua storia nelle istituzioni. Che passa dai Consigli comunali, per la regione Lombardia, per le più alte cariche delle istituzioni nazionali. Ed ha un altrettanto lunga militanza di destra. Cosa lo renderebbe inaccettabile?

Quando esisteva il Movimento Sociale Italiano, esisteva anche il Partito Comunista Italiano, comunque legato all’Unione Sovietica. Ad un sistema di Stato, oppressivo. Un PCI in membro dell’internazionale comunista, che rispondeva a Mosca. Sono considerati  presentabili tutti coloro i quali hanno avuto la tessera del Partito Comunista in tasca e quelli che hanno avuto quella del MSI no?

Sì ritrova il problema dell’egemonia culturale. Se Ignazio La Russa fosse stato un extra parlamentare di sinistra, sarebbe stato perfettamente accettabile. Ricordiamoci Sergio D’Elia, ex terrorista nominato questore della Camera. Lì per la stragrande maggioranza dei commentatori, era tutto perfettamente normale.

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