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Rishi Sunak è il nuovo premier britannico. Dopo lo scivolone clamoroso di Liz Truss e il suo governo, il più breve per durata della storia inglese, l’ex Cancelliere dello Scacchiere ha assunto le redini di un paese in grosse difficoltà.

Il neo premier ne è perfettamente consapevole e dovrà trovare il punto di caduta fra il proprio coraggioso programma e le contingenze economiche e sociali che l’Inghilterra sta scontando a seguito della Brexit, della pandemia e della guerra.

Rishi Sunak: una storia di opportunità e merito

Eppure, non possiamo negare che molti sono gli elementi interessanti del personaggio che se opportunamente valorizzati e messi in pratica, potrebbero aprire una nuova stagione per i conservatori a tutte le latitudini.

Tante sono le lezioni che potremmo trarre dalla nomina di Rishi Sunak alla guida della Gran Bretagna.

A partire dal fatto che si tratta del primo premier non british e no-white. Sunak è figlio di immigrati indiani e rappresenta, con la sua storia personale, cosa significa opportunità e merito senza alcuna discriminazione per origini e colore della pelle o religione professata. Potrà sembrare bizzarro che ciò avvenga nel lato conservatore del parlamento britannico ma in realtà non lo è.

A scapito di una finta uguaglianza, i Tories hanno sempre saputo che la vera parità di opportunità si raggiunge solo se si guarda al merito dell’individuo indipendentemente da tutto il resto.

Una società che si fonda sul merito è una società che progredisce.

Un importante segnale di cui far tesoro anche in Italia, con buona pace della sinistra nostrana che ha da questionare anche su questo.

C’è del lavoro da fare, indubbiamente, ma seguire su questa strada l’esempio dei conservatori britannici potrebbe essere una buona idea.

Programmi coraggiosi e strategie di realizzazione

Seconda lezione.

Non essere troppo precipitosi, soprattutto in un momento di grande difficoltà globale. Liz Truss ha pagato la fretta nel voler realizzare i propri propositi di riforma fiscale (in deficit) che, seppur sacrosanti, meritano dei tempi meno immediati. Su questo Sunak ha dichiarato di voler procedere certamente alla riduzione delle tasse per il ceto produttivo, ben consapevole di doverlo fare con intelligenza e capacità e soprattutto senza fughe in avanti.

La Brexit non è stata rosa e fiori per il Regno Unito e le conseguenze dal punto di vista economico e sociale si fanno sentire. Fra inflazione e tensioni sindacali, serviranno decisioni difficili e quindi il coraggio anche di prenderle anche a costo di essere impopolari. Se lo spirito potrà e dovrà essere quello del tatcherismo, le modalità di realizzazione del programma non potrà non tener conto che si i tempi sono molto diversi rispetto a quelli della Lady di Ferro.

In questo, il discorso di Giorgia Meloni alla Camera ha punti in comune con quello di Rishi Sunak a Downing Street.: coraggio e responsabilità sono le parole d’ordine dei conservatori italiani e inglesi.

Da ricordare bene per gli anni futuri.

Riduzione delle tasse e contenimento della spesa

Terza lezione.

La riduzione delle tasse al fine di liberare energie per il Paese si può e si deve fare solo se si contengono sprechi e spesa pubblica (soprattutto quella improduttiva). Non è possibile cioè aumentare il debito ma bisogna insistere su investimenti e creazione di lavoro per rilanciare il Paese..

In Italia alcuni provvedimenti del passato comportano un eccesso di extraspesa che oggi non può essere sostenuta. Tanto per fare un esempio, è certamente importante lavorare sulla riforma del sistema previdenziale superando la Legge Fornero, ma occorre farlo con misura e senza extradeficit. Non si può scaricare il peso dell’attuale contingenza sulle generazioni future.

Una politica che facesse ciò rinuncerebbe all’idea di Paese nei prossimi 50 o 100 anni e quindi, in ultima analisi, rinuncerebbe al suo compito precipuo.

Rishi Sunak, fra consapevolezza e speranza per il futuro, lo ha capito e per questo ha tutti i presupposti per poter fare bene.

Compattezza: un valore imprescindibile per scrivere il futuro

Quarta lezione.

I Tories sono al momento molto divisi Malgrado il forte invito di Boris Johnson a sostenere il nuovo Primo Ministro, c’è molta tensione nel partito e sarà opportuno contenere queste divisioni per garantire a Sunak una efficace azione di governo. Unità e compattezza sono il presupposto necessario perché un Governo possa compiere il proprio programma senza temere “fuoco amico”. Anche in Italia, sebbene la coalizione di centrodestra sia composta da più partiti con diverse sensibilità, servirà uno sforzo maggiore rispetto al passato per consentire all’Esecutivo Meloni di procedere sul terreno delle riforme.

Insomma, Rishi e Giorgia hanno molti punti in comune e ci sono tutti i presupposti perché, nella diversità delle circostanze specifiche, possano aprire una fase davvero nuova e feconda per i conservatori nel mondo.

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