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Oggi 14 gennaio 2023 il lancio del referendum “Salviamo Firenze“, in piazza dei Ciompi, dove è iniziata la raccolta firme per presentare i due quesiti referendari.

Firenze Città Aperta è tra i promotori dell’iniziativa: “Il sottotitolo di questa proposta di Referendum è “I ricchi del mondo stanno comprando Firenze” a indicare come grandi fondi finanziari e i grandi investitori internazionali abbiamo visto nella nostra città un asset su cui speculare, ma che ha come conseguenza la progressiva espulsione dalla residenza di lavoratrici, lavoratori, studenti, semplici cittadini che non riescono ad affrontare la crescita esponenziale dei costi delle case e degli affitti. Un fenomeno che, tra l’altro, non riguarda più solamente il centro storico. E’ una situazione che non va tamponata, ma va bloccata. A fronte delle richieste e delle pressioni crescenti da parte degli investitori che si stanno progressivamente comprando la nostra città, la risposta dell’amministrazione dovrebbe essere “no, grazie”.

Quesito 1: “Cancellazione della possibilità di trasformazione della destinazione urbanistica da direzionale pubblico a privato per immobili con  superficie superiore ai 2.000 mq” – “Volete voi che sia revocata la deliberazione del Consiglio Comunale  n.2015/C/00025 del 02.04.2015, negli art. 34 ultimo comma e 35 ultimo  comma del “Regolamento Urbanistico” secondo i quali «Qualora il servizio  pubblico esistente venga dismesso, è sempre consentito l’insediamento della  destinazione direzionale comprensiva delle attività private di servizio di cui al  comma 2, punto 3 dell’art.19 anche in immobili aventi SUL>2.000 mq?”

Quesito 2: ‘Usi temporanei a fini ricettivo-turistici: modifica della disciplina in  senso restrittivo”  – “Volete voi che sia revocata la deliberazione del Consiglio Comunale  n.2015/C/00025 del 02.04.2015 limitatamente all’art. 19, comma 4.2 del  “Regolamento Urbanistico”, denominato ‘Usi temporanei’, ove è previsto che «non costituisce mutamento della destinazione d’uso il temporaneo utilizzo (max 3 mesi annui anche non consecutivi), a fini turistico ricettivi nella forma  di case per ferie e ostelli, di immobili ricadenti nell’articolazione d’uso (3f) e  (6c)»?”

Firenze

Anche il Prof. Montanari aveva sostenuto questa tesi e fu citato dal sindaco

Un’espressione di dissenso similare sulla gestione della città venne nei mesi scorsi anche dal Prof. Tomaso Montanari.

Ma la conseguenza è stata che ammonta a 165.000 euro il risarcimento per danno d’immagine, richiesto dal sindaco Dario Nardella e dalla sua giunta, a Tomaso Montanari che, in televisione, espresse una critica radicale sulla situazione urbanistica del capoluogo toscano.

Firenze è una città in svendita” – affermò nel luglio scorso Montanari ai microfoni di Report –. “È una città all’incanto, è una città che se la piglia chi offre di più, e gli amministratori di Firenze sono al servizio di questi capitali stranieri”.

Questa la frase incriminata.

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