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Guerra Sinistra.Il quadro politico italiano è complesso. E la situazione dei singoli partiti in Italia, presenta varie criticità. Ma tra i tanti partiti il Partito Democratico, è quello che si trova nella situazione più complessa.

La dirigenza

Con una dirigenza gerontocratica che ricorda quella dell’URSS, non tanto anagraficamente. Qui si parla di un vecchiume di idee. Di una crisi della sinistra dovuta alla mancanza di rapporto con il mondo del lavoro. Ormai abituati alle battaglie dei salotti, divenuti rappresentanti delle istanze dei ceti più abbienti, quelli che dovrebbero essere gli eredi dei comunisti si sono dimenticati del Popolo.

Questa dirigenza chiusa nei salotti del potere, è ormai lontana dal paese reale, dalle sue istanze, dai problemi correnti della vita sociale.

Enfant prodige

Schlein sventola la bandiera del rinnovamento ed ha gioco facile verso l’esterno, nel rivitalizzare la base e gli iscritti.

Elly Schlein potrebbe tranquillamente perdere, ed iniziare un lungo lavoro di erosione, capace magari nell’arco di un paio di anni di minare una segreteria vacillante.

È un film che ho visto, con quello che dipinge come il diavolo in terra, Matteo Renzi. La giovane intraprendente, in realtà proveniente dai soliti ambienti elitari, che ormai egemonizzano le scelte del PD, che si presenta come il cambiamento. La rottamatrice di oggi.

Il rinnovamento magari oggi perde le primarie, ma dall’interno si erode un partito in difficoltà per scalarlo. Questo però ovviamente, in una situazione del genere continuerebbe a colpire il consenso di un partito già in grave crisi. Pieno le dinamiche talmente complesse che a forza di essere tirate potrebbero spezzarsi.

La leadership

Giuseppe Conte, vuole vincere la guerra. Non una battaglia. Vuole avere la leadership dello schieramento di centro-sinistra ed in questo momento ha il gioco più facile di tutti. Salvo imprevisti apocalittici, l’onda lunga, dovrebbe durare un paio d’anni. Cosa che gli consentirebbe di consolidare il vantaggio.

Il problema del Partito Democratico sarà proprio riconquistare la leadership nello schieramento di centro sinistra. È vero che il PD è l’unico in grado di garantire un accordo con il centro. Ma è anche vero che, in termini numerici, questo accordo potrebbe costare troppi consensi a sinistra. Sempre in favore dei pentastellati. Non più ignorabili, se si vuole sperare di vincere da qualunque parte. E questo a Conte far molto piacere.

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