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Cinque persone, tra cui un poliziotto, sono state uccise martedì sera nella città di Bnei Brak, in Israele, nell’area metropolitana di Tel-Aviv. I colpi sono stati sparati da un uomo che si è spostato a bordo di una motocicletta in due diverse zone della città. L’attentatore, armato con un fucile, è stato ucciso dalla polizia israeliana. Haaretz scrive che il ministero della Difesa sospetta che l’attentatore provenga dalla regione palestinese della Cisgiordania.

L’attacco è stato condannato duramente dal presidente palestinese Mahmoud Abbas. In un insolito comunicato per commentare la situazione, Abbas ha osservato che «l’uccisione di civili palestinesi e israeliani porterà solo a un ulteriore deterioramento della situazione, in un momento in cui ci stiamo tutti adoperando per la stabilità».

Due giorni fa, in un’altra sparatoria nella città di Hadera, erano stati uccisi due poliziotti israeliani, mentre la settimana scorsa quattro persone erano state uccise a coltellate a Be’er Sheva, nel sud del paese. Entrambi gli attacchi sono stati rivendicati successivamente dallo Stato Islamico (ISIS). Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha convocato il Consiglio di sicurezza.

PM Bennett:

“Israel is facing a wave of murderous Arab terrorism.

My heart is with the families who have lost their loved ones this evening. I am praying for the recovery of the wounded.

We will fight terrorism with persistence, diligence and an iron fist.

We will prevail.”

— Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) March 29, 2022