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Centrodestra – Ha generato indignazione il video postato dal consigliere del Quartiere 3 – Firenze, Alessio Di Giulio (Lega), in cui si vede il politico fiorentino, mentre cammina, riprendere se stesso con una donna rom, e l’invito a votare Lega “per non vederla mai più, in maniera che lei a Firenze non ci sia più” (riferendosi evidentemente alla stessa donna).

Il video pubblicato da Di Giulio sulla propria pagina Facebook, seppur censurato dalla piattaforma poche ore dopo, è divenuto virale per effetto delle precedenti condivisioni. E, come detto, ha destato scalpore anche a livello nazionale tanto che la sempre indignata Selvaggia Lucarelli ha tuonato contro il consigliere leghista.

La sinistra cittadina (e non) si è gettata sulla vicenda agitando, tanto per cambiare, lo spettro nazi-fascista e il rischio di ritorno alle pagine più oscure della nostra storia. Poco importa che in questo caso, il fascismo non c’entri niente e che le stesse reazioni social al video siano state prevalentemente negative e di condanna. Per la sinistra, ormai tutto è fascismo.

Di Giulio da canto suo si è difeso respingendo le accuse di razzismo e insistendo sul fatto che il video era diretto a portare l’attenzione della cittadinanza sul problema dell’accattonaggio molesto. Fenomeno che nel capoluogo toscano, sopratutto nel centro storico, ha ripreso vigore negli ultimi tempi.

Il fenomeno esiste e come sottolinea lo stesso Di Giulio è un illecito. Ma è altrettanto evidente che il modo attraverso il quale è stato portato all’attenzione dei fiorentini, nel caso di specie, è sbagliato e senza alcun dubbio controproducente.

Esistono sedi e iniziative politiche dove sollevare il tema e farne una battaglia nei confronti di un’amministrazione sempre più distratta rispetto alla condizione della città, ai suoi disagi e ai suoi problemi, anche in termini di sicurezza e decoro.

Ma vi è di più!

Oggi il centrodestra – sotto la lente di ingrandimento, vista l’alta probabilità che il 25 Settembre vinca le elezioni – ha la grande opportunità di andare al governo della Nazione e deve  dimostrare al 100% quella maturità politica che possiede ma che deve manifestare senza lasciare margini di ambiguità e dubbi, non solo nelle idee ma anche nelle persone,  nei toni e negli atteggiamenti.

Episodi quali quello di Firenze rischiano di rendere la coalizione bersaglio di accuse infondate ma pesanti che possono solo danneggiare chi si candida a governare non solo la Nazione, ma anche le comunità locali, dando un’immagine di sé non rispondente al vero. Una destra matura e di governo deve saper cogliere questi segnali e questa occasione costruendo la propria vittoria con la presenza costante sul territorio e l’ascolto delle esigenze dei cittadini, deve saper mettere in campo idee e programmi in grado di sconfiggere la sinistra sul piano dei contenuti e non degli slogan. E a Firenze, visto il modo in cui la città è amministrata dalla Giunta Nardella, tale esigenza si percepisce con ancora maggior forza. È, insomma, un appuntamento che non può essere mancato.

Perciò se da un lato sbaglia chi pensa di poter confinare il centrodestra in un passato che non esiste più o che non ha altri argomenti che non agitare spauracchi inverosimili, d’altro canto, occorre evitare provocazioni senza senso che possono ritorcersi come boomerang e divenire clamorosi autogol.

Ne va della credibilità della coalizione in un momento storico molto particolare e in cui proprio non possiamo permettercelo.

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