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Il giardino della villa costituisce l’ideale estensione en dehor del soggiorno che si affaccia con porte francesi sull’area a prato, luogo dove godere delle pigre giornate estive: ombreggiato e colmo di sorprese, racchiude un campo da tennis e una piscina, dalla quale si ammirano svettanti gli alberi di palma che punteggiano il parco. 

C’è da perdere interi pomeriggi passeggiando per la giungla “tropicale”, dov’è possibile sostare sotto le pergole di vite o proseguire lungo il camminamento a mosaico verso sentieri aromatici o  stanze nascoste, popolate da specie esotiche – sempre sorvegliati dalla sagoma maestosa dell’Etna all’orizzonte. Le anfore che decorano qua e là il giardino non mancano di ricordarci la dimensione storica di questi terreni. Sulle pareti di lava rosa crescono i capperi e la bouganville, che aggiunge tocchi di colore accesso (ma non del solito fucsia, si tratta piuttosto di varietà più rare e aranciate). 

A sinistra: una collezione di cactacee accoglie i visitatori all’ingresso della villa e racconta della passione del Marchese per le piante tropicali. A destra: una delle camerette, arredate con cura con mobili d’epoca (ma con comfort moderni) come le stanze matrimoniali. 

L’arte della villeggiatura tra tradizione e sostenibilità

L’antica dimora dei Marchesi di San Giuliano è la cornice ideale per riscoprire il piacere della villeggiatura, concetto di cui sembravamo esserci sostanzialmente dimenticati – incapaci di rimanere immobili in alcun dove – fino all’arrivo della pandemia e che ora, sebbene le restrizioni si siano allentate e i viaggi abbiano ripreso di gran carriera, è tra le pochissime nuove abitudini che non vogliamo perdere.  Qui a San Giuliano il personale di servizio può allestire in men che non si dica un pranzo in ogni angolo del giardino, e sulla tavola giungono delizie provenienti dall’orto della tenuta. La proprietà tramanda l’eredità agricola continuando a coltivare biologicamente limoni, pompelmi e arance sul terreno fertile e vulcanico che si estende oltre il cancello per diverse decine di ettari e con i quali vengono tra l’altro confezionati nel piccolo laboratorio di casa, seguendo le antiche ricette di famiglia, marmellate e biscotti poi venduti in tutto il mondo. 

Si è scelto inoltre di utilizzare fonti rinnovabili per ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’elettricità utilizzata in casa e per la coltivazione degli agrumi è fornita da 3 sistemi fotovoltaici. Le lampade a LED vengono utilizzate per ridurre al minimo gli sprechi energetici.