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La casa dispone di sette balconi in totale. Attraverso di esse la luce naturale penetra nell’area comune, condivisa da soggiorno (in fondo), cucina e sala da pranzo, quest’ultima presieduta da un semplice tavolo in legno.Carla Capdevila

Un appartamento a Madrid, in origine uno spazio buio e compartimentato, pieno di pareti rivestite, oggi è una casa piena di luce, aperta e progettata per la vita sociale dei suoi proprietari, che amano intrattenere. Ristrutturato dallo studio Arquesta e situata in via Claudio Coello a Madrid, in un edificio con facciata protetta, la casa (circa 250 metri quadrati) presenta ora un ampio open space con sala da pranzo, soggiorno e cucina, tre camere da letto con bagno privato, una sala TV e una toilette.

Dettagli classici, come i termosifoni d’epoca dipinti di nero o le modanature in gesso che ricordano quelle originali, danno carattere alla casa.

“La sfida più grande nella ristrutturazione di questo appartamento a Madrid è stata quella di cercare di ottenere la massima sensazione di luminosità”, spiega l’architetto David de Diego, partner dello studio. Per raggiungere questo obiettivo, si è optato per una palette colori basata sul bianco, su spazi aperti e su uno stile classico ma moderno, ispirato alla tradizione nordica. Inoltre, il design delle luci, con la retroilluminazione dei soffitti e dei mobili, contribuisce a creare più luminosità. “Anche se la casa è orientata a ovest, e il cortile interno a est, la sensazione è molto piacevole. Quando la luce cala con il passare del giorno, la retroilluminazione dei soffitti si adatta per ottenere un effetto di luce naturale grazie a un’illuminazione calda”, spiega De Diego.

Tra gli elementi che conferiscono maggiore personalità a questo appartamento ci sono i mobili progettati e realizzati dagli architetti di Arquesta. Il pezzo più spettacolare, l’isola-bar in cucina, trasforma completamente lo spazio comune. Da un lato è progettata come isola di lavoro per la cucina, dall’altro è una credenza illuminata che serve la sala da pranzo. “L’isola, così come gli armadietti che nascondono gli elettrodomestici, fanno scomparire la cucina e diventano qualcosa di molto più decorativo ed estetico di fronte alla sala da pranzo”, spiega l’architetto. Questo soddisfa le richieste dei proprietari, messicani, che volevano esaltare il carattere conviviale della loro casa. A sostegno di questa idea, una originale cantina si apre sulla sala principale, creando uno spettacolare angolo retroilluminato.

Articolo pubblicato su AD Spagna, adattato da Paola Corazza.