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Misha Mullov-Abbado: La musica è un affare di famiglia
Il contrabbasista e compositore, figlio di Claudio Abbado, arriva in concerto a Milano con la madre, la celebrata violinista Viktoria Mullova. «Abbiamo impiegato mesi per scegliere il programma» dice. E qui si racconta, dal rapporto con l’Italia (e con il padre) al matrimonio imminente e al futuro del “crossover”
di Maria Laura Giovagnini
Segnatevi la data: 14 marzo al Conservatorio Verdi di Milano, per la stagione della Società del Quartetto. Misha Mullov-Abbado sarà assieme alla madre, la violinista russa Viktoria Mullova, con un concerto che accontenterà tutti anche per varietà: Bach e Prokof’ev,John McLaughlin e Schumann, Jobim e Shalom Chanoch.«Abbiamo cominciato a studiare il programma per la prima volta nel 2017» racconta il contrabbasista e compositore. «Il debutto in pubblico è stato nel 2019».
Un assolo per lei
Misha Mullov-Abbado con la madre, Viktoria Mullova.
La scaletta dice molto di loro. «Ci abbiamo messo parecchi mesi a selezionare i pezzi, valutando sia quelli che entrambi conosciamo sia quelli che funzionano meglio con la combinazione dei nostri strumenti, ma – soprattutto – con il focus sulla musica che, come famiglia, ascolteremmo assieme». Fra le sue composizioni originali scelte per la serata, oltre a Blue Deer, Little Astronaut e Shanti Bell non poteva mancare Brazil, che aveva scritto come assolo di violino “per Viktoria” (chiama così la madre).
Passione jazz
Amante del jazz (nel 2014 si era aggiudicato il Kenny Wheeler Jazz Prize), Misha Mullov-Abbado non pone limiti alle esperienze musicali: «Credo il crossover sia una parte molto importante del creare arte: combinando ciò che è familiare e ciò che non lo è, facciamo sentire alle persone cose che non hanno mai sentito prima». Il merito di questa apertura mentale? Ancora una volta c’è di mezzo la madre, per quanto abbia un’immagine più legata al repertorio classico, tanto da essere scelta (nel ruolo di se stessa) da Paolo Sorrentino per Youth – La giovinezza. «È una musicista dalla mentalità aperta e ci ha sempre incoraggiato (Mullova ha altre due figlie: Katia, avuta dal violinista Alan Brind, e Nadia, avuta dall’attuale marito, il violoncellista Matthew Barley, ndr) a provare qualsiasi progetto avessimo prima di decidere che non avrebbe potuto funzionare».
Da dove trae ispirazione? «Per ogni pezzo la fonte è diversa: a volte è il mio mood, a volte quel che sto ascoltando, a volte sono le situazioni in cui mi trovo viaggiando o affrontando un periodo emotivamente impegnativo»
“Mio padre Claudio”
Misha Mullov-Abbado con la madre, Viktoria Mullova.
Cresciuto a Londra in una casa piena di musica, non si è considerato però un predestinato da subito. «Credo che la consapevolezza sia arrivata a 12 anni,quando ho iniziato a studiare al Royal College of Music ogni sabato». E l’influenza del padre non c’entra: «In verità lo conoscevo abbastanza poco. anzi, quasi per niente» spiega. «Ci siamo avvicinati un po’ di più negli ultimi due anni prima della sua morte, ma anche allora sono andato a trovarlo soltanto una volta da solo… Però ci è sempre piaciuto discutere di musica e ho bei ricordi di quando ascoltavo le registrazioni a casa sua, a Bologna».
Le sfide più dure che ha dovuto sostenere? «Crescere con una situazione familiare complicata, non conoscere mio padre è stato difficile, così come affrontare la sua morte. Ho anche perso un bambino circa cinque anni fa, e l’esperienza mi condiziona ancora oggi».
“Io e l’Italia”
Claudio Abbado era coinvolto in cause sociali. L’artista ha una responsabilità o deve essere libero e rispondere solo alle Muse? «Sono vere entrambe le cose. Chiunque ha una voce nel mondo ha l’opportunità di usarla: apprezzo sempre chi si impegna. Ma solo se lo fa per un interesse genuino e onesto, non perché vittima di pressioni…».
Cosa rappresenta l’Italia per lei? «Complicato spiegare, dal momento che non sono cresciuto con nessuno della mia famiglia italiana… Però ho viaggiato il Paese in lungo e in largo (alcuni parenti da parte di mia madre vivono qui). Talvolta scherzo dicendo che sono “il peggior italiano di sempre”: parlo male la lingua e non amo il sole e le spiagge. Il mio posto preferito è Roma, il centro storico. Mi sono divertito tantissimo quando ho tenuto lì dei concerti».
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“Sto per sposarmi”
Nel tempo libero cosa le piace fare? «Stare con gli amici e con la mia compagna, Bridget (quest’anno ci sposeremo!), viaggiare in zone di montagna, possibilmente in treno». Ma dovrà sempre lasciare uno spazio per la madre che adora suonare nel loro duo: «Sono felice di aver imparato da Misha l’improvvisazione, nuove tecniche, nuovi linguaggi» ha commentato la Mullova, che con il figlio nel 2020 ha inciso un album, Music We Love».«Suonare un nuovo repertorio con lui per me è nutrimento».
iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA