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La zona giorno e la zona notte sono separate da una struttura in legno che funge da armadio nella camera da letto da un lato e da libreria nel living dall’altro. Sugli scaffali, i mattoni in vetro e legno di  Wherever River di Maxime Bagni e un’incisione  À l’œil nu, Portrait de Choses, di Pauline-Rose Dumas e Maxime Bagni.

© Mikael Fakhri

I materiali principali utilizzati sono due: un legno compensato oliato – per renderlo idrorepellente e scurirlo e ottenere un marrone leggermente caldo – e le rifiniture in alluminio. In questo dialogo, l’alluminio protegge e allo stesso tempo alleggerisce visivamente alcuni elementi. L’alluminio anodizzato resistente, scelto per il suo aspetto satinato e per il colore elegante si integra nell’arredamento e riflette la luce. L’unico elemento di compensato bianco è il tavolo, poiché un eventuale piano in alluminio, situato vicino alla finestra, si riscalderebbe troppo al sole, in questo appartamento pieno di luce, con il living  esposto a sud e la camera da letto a nord. Una seconda “scatola bianca”, che mantiene la vecchia disposizione, integra la stanza da bagno. E aggiunge un terzo colore, il bianco, appunto, che armonizza con il tono opaco del soffitto, permettendo di nascondere le irregolarità del cemento originale; con il bianco vellutato delle pareti, tra il satinato e l’opaco, per catturare la luce senza essere troppo luminoso; e con il bianco del pavimento, una vernice usata per i parcheggi di facile manutenzione il cui tono crea un bel contrasto con il legno e l’alluminio. I telai d’epoca delle finestre in legno e metallo sono stati mantenuti. “Molto eleganti e abbastanza sottili, con i loro vetri fissi sotto le ante che lasciano entrare la luce, funzionano molto bene visivamente. “