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Bruno Vespa, Confindustria, Tim-Open Fiber, Fincantieri, Salvini e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

GLI SPONSOR DI BRUNO VESPA

Sponsor di “Forum in masseria” di Bruno Vespa, tre giorni nelle campagne di Manduria (Taranto): “Ferrovie dello stato, Poste italiane, Maire Tecnimont, Confagricoltura, Novartis, Ntt Data, Siram Veolia, con il patrocinio della Regione Puglia”. (Fatto Quotidiano)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 2, 2022

IL BILANCIO DI CONFINDUSTRIA

Bilancio 2021 di Confindustria: entrate associative 37,5 milioni di euro, spese 35,5 milioni di euro (di cui 16,7 milioni per stipendi e oneri sociali). (Verità & Affari)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 2, 2022

I CONFLITTI SU TIM-OPEN FIBER

Tim-Open Fiber. “Nella partita delle valutazioni gli interessi di Cdp (che ha anche il 10% in Tim) e Macquarie collidono con quelli di Tim, Vivendi e di un fondo, Kkr, che ha investito in Fibercop”. (Sole 24 Ore)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 2, 2022

COSA HA COMBINATO SALVINI?

Stupore della Farnesina, di Palazzo Chigi e del Quirinale per il piano di pace che Salvini vorrebbe portare a Mosca. Il Copasir valuta l’apertura di un dossier con al centro Antonio Capuano, il consulente diplomatico di Salvini che si è mosso con l’ambasciata russa. (Corsera)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 31, 2022

CIA E SERVIZI ITALIANI SORVEGLIANO CHI RUSSA CON RAZOV

“I servizi segreti hanno monitorato gli incontri tra Salvini e Razoz. L’intelligence Usa e il nostro controspionaggio controllano da mesi chi entra e chi esce dall’ambasciata russa”. (Giovanni Tizian ed Emiliano Fittipaldi, Domani Quotidiano)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 2, 2022

IL FUTURO DI SALVINI

“Bilancio fin qui: Salvini bruciato, come mediatore e come possibile figura di riferimento del centrodestra alle prossime elezioni politiche in tempo di guerra, Draghi resta unico soggetto titolato a negoziare, Putin comunque può ritenersi soddisfatto” (Stefano Feltri)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2022

CARTOLINA DALLA FRANCIA

In Francia sei sindacati e circa 500 funzionari del ministero degli Esteri hanno lanciato un appello a scioperare giovedì prossimo 2 giugno, per protestare contro la riforma dell’alta amministrazione pubblica voluta dal presidente Emmanuel Macron. (Sole 24 Ore)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2022

FINCANTIERI SPLASH

“Quotata nel luglio 2014 a 0,78 euro per azione, Fincantieri in otto anni ha dato un ritorno sull’investimento (compresi i dividendi) negativo del 27%, mentre nello stesso periodo l’indice generale di Piazza Affari è salito del 14%”. (Repubblica)

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2022

IL MESSAGGERO DELLE STIME

Non si sa se, come e quando ci sarà un tetto (e di quanto) al prezzo del gas (mera ipotesi di lavoro nell’Ue), eppure il Messaggero ha già calcolato il risparmio per le famiglie. pic.twitter.com/4Mntf4GmJY

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 1, 2022

QUISQUILIE & PINZILLACCHERE

Sfogliando i giornali mi pare di capire che i partiti – tra guerra, inflazione eccetera – siano più interessati e appassionati a incarichi e direzioni in Rai che ad altro. Bon.

— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 2, 2022

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU TIM-OPEN FIBER:

A neanche una settimana dalla sigla del memorandum of understanding per la creazione della rete unica Tim-Open Fiber, arriva già al pettine il nodo delle valutazioni degli asset.

A dare fuoco alle polveri mettendo un punto fermo in quella che si prevede essere una lunga e complessa fase negoziale sulle valutazioni della NetCo è il ceo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine che in un’intervista a La Repubblica ha rispedito al mittente la possibiltà di qualsiasi accordo sulla base delle valutazioni circolate (17-21 miliardi) per la rete Tim.

Questione cruciale perché rete unica vuol dire unire i destini di Netco (la società con la rete Tim) e Open Fiber, società che ha al 60% Cdp e al 40% il fondo australiano Macquarie. Fino allo scorso anno la società wholesale nata nel 2015 e ora guidata dall’ad Mario Rossetti era una joint venture paritetica fra Cdp ed Enel. Il 50% di Enel poi è stato ceduto per il 40% a Macquarie e per il 10% a Cassa Depositi e Prestiti salita così al 60 per cento.

Ebbene, come ricordato anche ieri sul Sole 24 Ore, Cdp aveva in carico la sua quota del 50% in Open Fiber a 435 milioni. Mentre solo per il 10% del 50% venduto da Enel (l’altro 40% è andato a Macquarie) si è andati sui 535 milioni. La valutazione di Open Fiber è stata di 5,3 miliardi per il patrimonio netto con in aggiunta 2 miliardi di debiti. Quindi 7,3 miliardi di enterprise value. Un multiplo, ha ricordato De Puytontaine di 29 volte. E la valutazione di 10 volte l’ebitda per Netco non regge così il confronto.

Vari analisti ieri hanno messo in guardia dal confronto tout court fra i due multipli. Intermonte scrive che «prendendo a riferimento il target di ebitda al 2025 di Open Fiber di circa 780 milioni, attualizzandolo a un tasso del 6%, questo implicherebbe un multiplo di 11x pagato da Macquarie e Cdp per rilevare le quote da Of». A questo multiplo «la Netco varrebbe sui 24-25 miliardi».

Si vedrà. Certo è che nella partita delle valutazioni gli interessi di Cdp (che ha anche il 10% in Tim) e Macquarie collidono con quelli di Tim, Vivendi e di un fondo Kkr che ha investito in Fibercop.

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