Gino Bartali ha avuto la sua statua, nella sua piazza, a Firenze.
Non ci piace: non ce ne voglia la Giunta ed i promotori della pur bella iniziativa, dovuta, peraltro, e dedicata ad un Campione amatissimo.
Non ci piace non tanto la statua, una bella ed evocativa realizzazione, anche se il riferimento ad una bicicletta non avrebbe guastato, ma il contesto e la piazza in cui è stata posta.
Una piazza che a noi appare più il cortile della Coop di Gavinana, che fu definita il ‘Mostro di Gavinana’: non lo vediamo, e come noi tanti cittadini, un punto di aggregazione e di vita comune. Sarebbe stato più adeguato un altro spazio di omaggio e di riflessione, su un Campione vero, nello sport come nella vita. Che gli rendesse maggiormente importanza, che fosse più storico.
Non ci piace perché nelle foto della statua campeggia, e campeggerà sempre, in ogni selfie, l’insegna di un supermercato, e ciò non ci pare affatto consono.
Una scelta a dir poco infelice, quindi, a nostro avviso, verso il Ginettaccio, come era chiamato affettuosamente; lui, che segnò un’epoca non solo ciclistica. E che spesso ripeteva come fosse “tutto sbagliato, tutto da rifare”.
La Coop di Gavinana
Era il 2004 quando fu inaugurato il nuovo centro commerciale a Gavinana, cinque anni dopo dopo il referendum che lo riguardava, chiesto da una parte del centrodestra: il risultato fu che il 63,5 per cento dei fiorentini approvo’, comunque, il progetto.
Il complesso che comprende il supermercato Coop di Gavinana, fu soprannominato il «mostro»: sinceramente a noi non piace proprio, bello non è, ma la politica, e la maggioranza dei Fiorentini, hanno voluto che fosse realizzato.
Ora nello spazio antistante la Coop, chiamato ‘piazza‘, sorge l’omaggio a Gino Bartali.
La Statua del nostro Ginettaccio
Sabato scorso, 19 novembre, l’inaugurazione di questa statua: erano presenti il sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la nipote del campione, Lisa Bartali.
La statua, opera di Silvano Porcinai, è stata realizzata in gesso, è alta 3,30 metri e raffigura un Bartali, il nostro Ginettaccio, trionfante, che tiene in mano un mazzo di fiori.
Giusto tra le nazioni
Nato a Ponte a Ema, Gino Bartali, campione indiscusso ed ormai ciclista famoso in tutto il mondo, trasportò per mesi, nascosti nel telaio della sua bicicletta, documenti che avrebbero permesso la fuga all’estero di molte persone che altrimenti sarebbero state destinate ai campi di concentramento.
Per questo suo gesto è stato insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni” nel 2013 e decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Civile.
“Giusto tra le Nazioni e Medaglia d’Oro al Valor Civile. Non solo un campione, un eroe. Gino Bartali trasportava di nascosto i documenti per la fuga di persone destinate ai campi di concentramento nel telaio della sua bici. Sarà sempre parte di Firenze con questa statua nel Q3″, ha detto il sindaco Nardella.
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