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Kevin Spacey ritenuto “non colpevole” al processo per abusi

Per l’attore premio Oscar si è concluso un capitolo tortuoso, dopo un processo dalle tinte forti

NEW YORK – Si era capito che si trattava di un procedimento relativamente a senso unico, quando un paio di giorni fa parte delle accuse nei suoi confronti era stata fatta cadere, malgrado ciò quella di oggi a Manhattan per l’attore Kevin Spacey è comunque una vittoria che chiude un lungo e tortuoso capitolo.

Rapp, che accusava l’attore di un’aggressione sessuale avvenuta nel 1986 quando lui aveva solo 14 anni (e Spacey 26) ha parlato «del più grande evento traumatico della mia vita» definendolo «incredibilmente spaventoso». Il desiderio di denunciare, dopo tanti anni, è arrivato sull’onda del movimento #metoo

L’attore premio Oscar, dal canto suo, ha sempre negato e ha giustificato davanti alla giuria la sua decisione di non fare mai coming out, parlando del padre: «un suprematista bianco neonazista» responsabile di un’infanzia «umiliante e terrificante».