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Ikigai: tutto sulla nuova filosofia orientale che si può applicare anche la casa

La ricerca del benessere sempre più spesso arriva da Oriente. Le filosofie del Sol Levante hanno sempre affascinato il mondo occidentale e sempre più di frequente si sono rivelate vere e proprie tendenze e fonte d’ispirazione per chi vuole cambiare look alla propria casa. Se fino a qualche anno fa spopolava lo Japandi (stile che unisce un mood effetto Scandinavia al modo di vivere del Giappone), oggi è l’ikigai, a farla da padrone. Anche questa volta il significato sta tutto nella parola, che tradotta letteralmente significa ragione d’essere e di esistere. Infatti, “iki” in giapponese vuol dire “vita” e “ai” valore. Unendo i due termini il risultato è chiaro: ikigai è in definitiva ciò che dà gioia a una persona e la motiva ad alzarsi dal letto ogni giorno della sua vita. La nuova ricetta di felicità lanciata dal libro Il Metodo Ikigai, Héctror Garcia- Fransesca Miralles – Bur Rizzoli, è una sorta di manuale per imparare a esprimere il proprio potenziale inespresso, una ricerca interiore che è poi la scoperta di una mission, diremmo noi occidentali. L’Ikigai è quindi uno strumento per raggiungere la felicità, e dove, se non in casa, che è il teatro ideale dove questa voglia di benessere si esprime al meglio? Se quindi siete del partito che la casa è un nido, ecco qualche consiglio pratico che fa per voi. Ma niente tatami o cerimonia del tè in ginocchio, siamo occidentali! Quindi prendiamo solo qualche spunto per trasformalo e per poi raggiungere il nostro personale ikigai. Ma non si deve pensare che tutto questo abbia a che fare con la realizzazione di grandi imprese, il senso della vita può essere trovato anche nelle piccole cose, l’importante è sentirsi bene nel farle, provando gioia e vitalità. Ma si può fare di più: per capire qual è il proprio personale ikigai, si può anche creare un diagramma con 4 cerchi che si intersecano: all’interno del primo si deve inserire tutto ciò che si ama fare, nel secondo ciò che serve al mondo, nel terzo ciò che si riesce fare al meglio e nell’ultimo ciò per cui si può essere pagati. Certo, questa è una sfida, visto che non parliamo di virtù e di missioni di vita, ma soltanto di arredo. Ecco il nostro diagramma.

Primo cerchio: passione, ciò che ami fare

La scelta è assolutamente personale, c’è chi ama correre, chi ama viaggiare, chi ama leggere, ma qui parliamo di atmosfere domestiche e noi italiani abbiamo una passione in comune: amiamo la cucina. Il cuore della casa dove, chi più e chi meno, ama preparare manicaretti e ricevere amici. Un ambiente che negli anni si è sempre più evoluto dimostrando la sua capacità di essere attrattivo e intimo. Un luogo dove coltivare davvero le proprie passioni in pieno relax, come nel progetto nato dall’integrazione dei due sistemi Frame e Blade di Modulnova, un idea sofisticata caratterizzata dai toni caldi e dall’utilizzo di materiali preziosi, come il legno massello di noce e il marmo Bianco Lasa, che creano una connessione perfetta con l’elegante finitura in metallo Dust.