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- lunedì 27 Marzo 2023
Una donna di 28 anni armata di due fucili d’assalto e una pistola ha ucciso sei persone, tra cui tre bambini
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Lunedì c’è stata una sparatoria in una scuola elementare di Nashville, la capitale del Tennessee (Stati Uniti), in cui sono morte sei persone, tra cui tre bambini. La polizia di Nashville ha fatto sapere che la persona che ha sparato è morta, uccisa dagli agenti di polizia arrivati dopo la richiesta di soccorso: era una donna di 28 anni che aveva con sé due fucili d’assalto e una pistola, e che la polizia ritiene abbia frequentato la scuola in passato.
Secondo la ricostruzione fornita da un portavoce della polizia, Don Aron, la prima chiamata è arrivata alle 10:13 della mattina di lunedì, ora locale. La scuola in cui è avvenuta la sparatoria è privata e cristiana, è stata fondata dalla Covenant Presbyterian Church nel 2001. La donna sarebbe entrata da un ingresso secondario e quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno udito rumore di spari al secondo piano: sono saliti, hanno sparato e l’hanno uccisa. Nel corso della giornata ha parlato alla stampa anche il capo della polizia di Nashville, John Drake, secondo cui la donna «è stata studentessa della scuola», anche se non si sa quanti anni fa.
Drake non ha dato le generalità della donna, ma ha detto che la polizia ha trovato la sua auto parcheggiata vicino alla scuola e individuato dove abitava.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha commentato la strage definendola «l’incubo peggiore di una famiglia». Mentre parlava a un evento dedicato all’imprenditoria femminile, Biden ha detto che bisogna fare di più per fermare la violenza con armi da fuoco nel paese, e ha invitato il Congresso ad approvare la sua legge che vieta le cosiddette “armi d’assalto”.
Tuttavia è improbabile che questo succeda: i Democratici non erano riusciti a far approvare la legge nei primi due anni del mandato di Biden, quando avevano la maggioranza in entrambi i rami del Congresso, e sarà ancora più complicato riuscirci adesso, con i Repubblicani che hanno la maggioranza alla Camera.