Tutti gli ultimi piani di Sony
Se c’è un competitor che può davvero impensierire Tesla di Elon Musk, auto straordinariamente zeppa di tecnologia che solletica gli utenti con i sistemi di intrattenimento – altamente e abbondantemente ludici – di bordo, questo è senza dubbio Sony, re dell’entertainment, grazie alla divisione videoludica responsabile di hardware (PlayStation) e software (per restare in ambito automobilistico, basti pensare a Gran Turismo, che forse ora arriverà anche al cinema). Non è certo un mistero, infatti, che l’imprenditore statunitense punti più sulle stranezze del computer di bordo (ha perfino rischiato multe salatissime con un aggiornamento che permetteva di videogiocare con l’auto in movimento, subito corretto appena si è mosso l’ente federale per la sicurezza) più che sulle specifiche tecniche delle sue vetture. Dunque un rivale come la nipponica Sony che decide di entrare a gamba tesa nel comparto automotive non è certo una buona notizia per l’auto EV per eccellenza che oggi gode di maggior capitalizzazione.
AUTOMOTIVE, PERCHE’ QUELLA DI SONY È PIU’ DI UNA INCURSIONE
Di un’auto marcata Sony si parla da prima dell’epidemia. Sony presentò la sua prima berlina Vision-S 01 al Ces 2020 e il suv Vision-S 2 al Ces 2022. Si tratta solo di concept car, realizzate in collaborazione con Magna Steyr, Bosch, Valeo e Almotive. Quest’anno però c’è stata l’accelerazione. Prima Sony è tornata sul tema annunciando una divisione ad hoc, Sony Mobility Inc, quindi il colosso nipponico finora noto per console ed elettrodomestici, lo scorso 4 marzo, come riportato dall’agenzia di stampa Energia Oltre, ha annunciato di aver firmato con Honda un memorandum d’intesa con l’obiettivo di creare una joint venture destinata a sviluppare, produrre e vendere veicoli elettrici, insieme alla fornitura di servizi di mobilità.
COSA PREVEDE LA PARTNERSHIP CON HONDA
Secondo quanto annunciato dalle due realtà nipponiche, l’alleanza utilizzerà “le capacità di sviluppo della mobilità di Honda, la sua tecnologia di produzione dei veicoli e l’esperienza di gestione del servizio post-vendita”. Honda metterà dunque a disposizione del partner i propri stabilimenti (pare poco, ma il Giappone, essendo un arcipelago, ricco di monti e fortemente sismico, non presenta molti spazi per la costruzione di gigafactory, che infatti solidamente vengono realizzate in Cina, India, Corea…) e soprattutto avrà un ruolo attivo nella progettazione e nello sviluppo dei modelli di produzione. Secondo l’ottica che ciascuno dovrà concentrarsi su ciò che sa fare meglio, mentre Honda si occuperà delle vetture, Sony, dal canto suo, contribuirà con la sua “esperienza nello sviluppo e nell’applicazione di tecnologie di telecomunicazioni, rete e intrattenimento” e sarà a capo della piattaforma di servizi di mobilità.
E la berlina Vision-S 01 il suv Vision-S? Da buone concept car, è facile che non vedano mai la luce anche perché, nell’ambito dell’accordo con Honda, sarà infatti quest’ultima a occuparsi di scocca, carrozzeria, design… Quel che è certo, è che Sony intende fare breccia nel comparto automotive occupandosi prevalentemente di software e ovviamente consentendo alle proprie vetture di comunicare con le PlayStation 5 che gli utenti hanno in salotto.
Lo stesso Kenichiro Yoshida, Presidente e Ceo di Sony Group Corporation ha dichiarato: “Lo scopo di Sony è riempire il mondo di emozioni attraverso il potere della creatività e della tecnologia. Attraverso l’alleanza con Honda che ha accumulato una vasta esperienza globale e risultati nel settore automobilistico in molti anni e continua a fare progressi rivoluzionari in questo campo, ci consentirà di rendere lo spazio della mobilità anche emotivo e contribuire all’evoluzione della mobilità basata sulla sicurezza, l’intrattenimento e l’adattabilità”.
GLI ALTRI PROGETTI SONY SULL’AUTOMOTIVE
Sony non si limiterà a essere parte attiva nel settore automotive con un proprio marchio: oltre alla partnership con Honda per lo sviluppo di auto EV sempre più smart, ha inoltre dichiarato di voler fornire sensori di imaging a 15 delle 20 maggiori case automobilistiche del mondo entro il 2025, che secondo l’azienda venderanno circa l’80% di tutte le auto a livello globale.
Anche per questo, l’azienda nipponica ha dichiarato di voler spendere circa 7 miliardi di dollari nei prossimi due anni – quasi il triplo di quanto ha speso per il segmento tra il 2015 e il 2017 – per migliorare la ricerca e sviluppo dei suoi sensori. L’obiettivo, insomma, pare proprio quella di rendersi terza parte essenziale per un buon numero di marchi automobilistici, in diretta competizione con i colossi del tech, oggi prevalentemente statunitensi, che finora hanno fornito i medesimi componenti.
QUANTO PESERA’ LA CRISI DEI CHIP?
Occorre solo capire quanto la crisi dei chip peserà su questi piani molto ambiziosi. Problema che Sony già conosce bene e che la colpisce in maniera significativa sul fronte console: nell’anno fiscale appena archiviato il colosso giapponese ha infatti venduto 11,5 milioni di console, a fronte di un’aspettativa di 14,8 milioni (numero di PS4 vendute nello stesso periodo dopo il lancio). Non è che PS5 non vende, è che non arriva nei negozi. Anche per questo, secondo indiscrezioni, AMD starebbe lavorando a un nuovo processore Ryzen 7 6800U con chip da 6 nm prodotto da TSMC che dovrebbe animare cuore e cervello proprio dell’ammiraglia Sony.
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