Vini Rari: due vini da uve pecorino di Abruzzo e Marche tutti da scoprire

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La varietà del momento, un bianco che unisce due regioni, Marche e Abruzzo, sfoggiando un profilo sempre più affilato e ben definito. In questa puntata, scopriamo due perle prodotte da Dianetti e In Alto

Sono bastati poco più di 20 anni al pecorino per rivoluzionare e ridisegnare la piattaforma ampelografica dei vitigni bianchi del Centro Italia, soprattutto in due regioni, Marche e Abruzzo. Al di là della futile querelle su quale dei due territori sia stato il primo ad aver riscoperto il vitigno, quello che è sicuro è che quest’uva dà alcune delle sue migliori espressioni quando respira gli aliti della montagna, o, perlomeno, quando le zone in cui è piantato possono giovarsi di condizioni pedoclimatiche fresche. Struttura e pienezza sono due delle sue caratteristiche principali: solo chi è in grado di domarle, sa regalare vini che a tutto questo aggiungono finezza, profondità e tridimensionalità. Ve ne diamo due esempi qui sotto.

Vini Rari. Due vini da uve pecorino da Abruzzo e Marche

Offida Pecorino Luciano Campo Vallerosa 2019

LA VIGNA | Quella del torrente Menocchia è la valle più a nord per la denominazione Offida e l’ultima interamente ricadente nella provincia di Ascoli Piceno. Emanuele ottiene le uve dal cuore più vecchio delle sue vigne di pecorino allevate a controspalliera con potatura Guyot, poste a circa 200 metri slm in esposizione sud/ovest, con radici innestate su di un terreno sabbioso-calcareo in contrada Vallerosa nel comune di Carassai. La buona ventilazione dovuta alla brezza estiva e l’escursione termica diurna/notturna indotta dalla posizione interna danno uve dall’equilibrato tenore zuccherino, alta presenza di acidi malico e tartarico, intatto patrimonio di precursori aromatici. LA PERSONA | Emanuele Dianetti ha poco più di quarant’anni, è laureato in Economia e lavora come funzionario di…

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Le Pagliare Pecorino 2019

LA VIGNA | Le vigne di In Alto si trovano…in alto. Sono le montagne abruzzesi, il Gran Sasso in particolar modo, a incorniciare l’avventura produttiva di Adolfo de Cecco. Otto ettari e mezzo a Ofena, 1,5 dei quali dedicati al pecorino da cui proviene la selezione le Pagliare; sempre a Ofena, un vero e proprio cru di montepulciano, Campo Affamato: mezzo ettaro; poi si sale agli 800 metri di quota di Roccapreturo, un ettaro, e di Carrufo, 1500 metri quadri. Montepulciano, trebbiano e pecorino sono le sole uve che dimorano in tutte queste parcelle. LA PERSONA | Adolfo De Cecco non ha ancora 40 anni ma di certo ha le idee chiare su quello che vuole fare con la sua…

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