tablescaping:-l’arte-di-trasformare-la-tavola-in-architettura
Spread the love

Che cos’è il tablescaping?

Il tablescaping o table-setting, consiste nell’allestire tavoli da pranzo a tema in modo artistico e decorativo per eventi sociali e perfino per le competizioni. La parola, che unisce table (tavolo) e landscaping (paesaggio)è stata inventata  dalla chef televisiva americana Sandra Lee nel 2003, anche se le prime gare di tablescaping negli Stati Uniti risalgono almeno agli anni Trenta. In queste gare i punti si perdono facilmente: basta dimenticarsi un bicchiere o una posata o averli fuori posto. Ma la creatività e l’interpretazione di un tema vengono premiati, e molto, a seconda dello slancio interpretativo e culturale che si dà alla tavola. Questo, nel passato. Oggi, come per quasi tutto, quello che ha portato il tablescaping agli onori della cronaca è Instagram, e la passione delle persone per la condivisione del cibo che stanno mangiando, compresa l’ambientazione: su Instagram, l’hashtag #tablesetting ha più di 4 milioni di post, #tablescape 1.700.000, e #mise en place 400.000.

Una delle tavole ideate da Martino Crespi. Foto Gabriele Basilico

Gabriele Basilico

Il tablescaping d’antan 

Il tablescaping ha una lunga storia. Imbandire, anzi, architettare la tavola divenne una mania occidentale alla fine del 1700, quando l’aristocrazia utilizzò questa pratica come forma di espressione di sé e della propria grandezza di mezzi e cultura. Da allora, le tavole imbandite a tema hanno rappresentato una “fuga dalla vita quotidiana verso un mondo fantastico”. Le posate, i piatti, i bicchieri e i complementi continuarono ad aumentare  e la tendenza raggiunse il suo apice in epoca vittoriana (1837-1901), con una ventina di oggetti costosi per ogni tavola imbandita che “contribuivano al nuovo e scintillante look”.  Si passò dal  servizio alla francese, che prevedeva che  le portate venissero servite tutte insieme e che i commensali si servissero da soli a buffet, al servizio alla russa, in cui le portate si susseguivano una dopo l’altra e venivano porzionate dalla servitù.  Il passaggio significava che, invece della festa visiva del metodo precedente, c’era un vuoto, poiché i piatti da portata erano ora su un tavolo laterale, lasciando la tavola più spoglia, il che portò a inventare tavole sempre più elaborate. La conseguenza fu l’invenzione di centrotavola sempre più costosi e più elaborati per fare sfoggio della propria ricchezza. Alla fine dell’Ottocento le famiglie della classe media in Europa e in America emularono i ricchi, ma si affidarono a centrotavola di fiori freschi. E già dalla metà dell’Ottocento i club femminili di giardinaggio cominciarono a organizzare mostre per promuovere la decorazione della tavola.