Posate a tavola: cosa ci dice il galateo? – Misya Magazine

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Forchetta a sinistra del piatto, coltello a destra: ma la lama dove va? E i rebbi vanno verso il tavolo o all’insù? Queste sono solo alcune delle variabili che possiamo incontrare quando allestiamo un pasto per gli ospiti e vogliamo rispettare il “galateo delle posate“, ovvero la gestione bon ton di tutti gli accessori che potranno servire per il consumo delle varie portate: andiamo a scoprire tutte le informazioni utili per non fare brutte figure e comportarci bene a tavola (anche quando il piatto è ormai vuoto!).

Posizioni posate a tavola: cosa dice il bon ton

Apparecchiare la tavola è davvero un’arte, e soprattutto nelle occasioni più formali bisogna apprendere le basi dello specifico galateo delle posate (e degli altri elementi che vanno posizionati) per non commettere errori e accogliere gli ospiti in maniera inappuntabile e impeccabile.

Le norme sono a dir poco secolari, tanto che già nel 1530 Erasmo da Rotterdam scriveva che per la tavola perfetta bisognava mettere a destra il bicchiere e il coltello e a sinistra il pane. In realtà, oggi le sfumature sono molte di più e dipendono ovviamente dall’occasione e dalla tipologia di pietanze da servire, ma in linea di massima vale un principio molto semplice.

Secondo il bon ton, infatti, la tavola deve essere allestita in modo da facilitare il più possibile l’esperienza del commensale, e quindi le posate vanno disposte in ordine di utilizzo, partendo dall’esterno fino ad arrivare al centro, rappresentato dal piatto.

Galateo posate, le regole da rispettare per apparecchiare la tavola

Il piatto è quindi il fulcro dell’allestimento del posto di ogni singolo commensale, l’elemento intorno a cui si “costruisce” l’apparecchiatura.

Alla sinistra del piatto metteremo quindi le forchette, posizionando i rebbi all’insù (ma nell’apparecchiatura alla francese la forchetta ha invece i rebbi appoggiati sul tavolo) e rispettando l’ordine di posata: in altre parole, la forchetta più esterna è quella che servirà per le prime pietanze servite, mentre quella più interna e quindi più vicina al piatto è quella da lasciare per l’ultima portata.

A destra del piatto metteremo innanzitutto i coltelli, sempre seguendo l’ordine di utilizzo, e poi il cucchiaio, che sarà la posata più esterna. I coltelli vanno messi con la lama rivolta verso l’interno, mentre i cucchiai devono essere sistemati con la parte convessa posata sul tavolo.

A proposito dei coltelli, ci sono alcune puntualizzazioni che è opportuno fare: i coltelli da pesce sono da allestire solo se sono previsti piatti di mare, mentre se prevediamo due secondi diversi è d’obbligo il cambio di coltello, da fare al momento opportuno. Inoltre, frittate, uova, sformati e verdure non si tagliano con il coltello, e questa posata non va mai messa in bocca o agitata durante la cena.

Fanno eccezione a quanto scritto due situazioni specifiche:

Nello spazio tra piatto e bicchieri si posizionano invece le posate da dessert, sempre presenti se a fine pasto prevediamo un dolce o della frutta: andranno in posizione perpendicolare rispetto alle altre, con i manici rivolti verso la mano che le userà. Per semplificare, la forchetta va orientata verso sinistra, mentre coltello e cucchiaino avranno l’impugnatura verso destra.

Ci sono poi due regole specifiche da tenere a mente per rispettare il galateo delle posate:

Dove vanno messe le posate a tavola?

Ricapitolando, il galateo delle posate per un pasto formale prevede di apparecchiare la tavola seguendo alcune semplici linee guida:

Scendendo in maggiori dettagli, dobbiamo ricordare che ogni pietanza ha le sue posate: quelle per antipasti sono solitamente di dimensioni inferiori e si trovano all’esterno, mentre quelle per le portate principali sono più grandi e sono più vicine al piatto. Alcune posate hanno utilizzi specifici e speciali, come ad esempio la forchetta a tre rebbi o il coltello per il pesce, che servono per consumare piatti a base di prodotti ittici.

A proposito di galateo, poi, ricordiamo che tutte le pietanze vanno mangiate usando le posate e sono poche le eccezioni possibili, in particolare frutta (ad esempio uva, banane, ciliegie e fragole se servite intere), fette di salame o Parmigiano in pezzi (ma questi due ultimi esempi valgono soprattutto per le occasioni meno formali); anche per il pollo, poi, è tollerato l’utilizzo delle mani per facilitare le operazioni di pulizia.

Galateo a tavola posate fine pasto: come si mettono?

Le norme del bon ton non si limitano a indicarci come apparecchiare la tavola, ma si estendono anche al giusto comportamento da tenere nel corso del pasto e, nello specifico, a come gestire le posate mentre stiamo mangiando e poi dopo aver terminato la portata.

Nel primo caso, se vogliamo interrompere brevemente il consumo (ad esempio, per bere dell’acqua o del vino o per chiacchierare con qualche commensale) dobbiamo necessariamente poggiare le posate sul tavolo, e non basta sistemarle mettendo semplicemente la punta nel piatto e i manici sulla tovaglia. Secondo il galateo, questa posizione rischia di far colare eventuali salse e condimenti sulle posate stesse e poi sulla tovaglia, esponendo quindi al rischio di sporcare, ed è quindi assolutamente sconsigliata e irrispettosa dell’etichetta.

La posizione giusta in cui mettere le posate per fare una pausa mentre stiamo mangiando è quella che ricorda le 20 e 20 dell’orologio, quindi con la punta all’interno del piatto e i manici che puntano verso l’esterno.

La similitudine tra piatto e quadrante dell’orologio ci aiuta anche in un altro momento critico, ovvero come mettere le posate alla fine della portata: in questo caso, il galateo “suggerisce” di mettere coltello e forchetta in direzione delle 6 e 30, e quindi in posizione parallela, per favorire la presa da parte di chi deve portar via il piatto stesso.

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