AD celebra il 19 marzo, la festa del papà, raccontando padri e figli architetti che hanno fatto la storia del progetto.
Padri e figli: il complesso di Telemaco
Noi di AD abbiamo voluto celebrare la giornata del papà raccontando alcune magnifiche coppie di padri e figli architetti che hanno fatto la storia del progetto e del design. Storie che parlano di eredità, di sogni condivisi di testimoni passati e migliorati, in un rapporto sinergico e fertile. Prendendo spunto dall’Odissea, lo psicanalista Massimo Recalcati ha chiamato questa felice relazione maschile il “complesso di Telemaco” (dal nome del figlio di Ulisse), in cui, a differenza degli altri celebri “complessi (quello di Edipo e quello di Elettra), non esiste alcuna rivalità, anzi. Telemaco, ovvero il figlio, attende le indicazioni del padre, perché per lui è un punto di riferimento a cui chiedere linee guida per crescere.
Padri e figli: le magnifiche coppie di architetti
Dalle incredibili opere di Eero ed Eliel Saarinen, da Frank a John Lloyd Wright, da Jacques a Savin Couelle, gli “inventori” della Costa Smeralda, e, in Italia, da Pio a Marcello Piacentini, maestro del Razionalismo, l’architettura del XX secolo ha visto moltissimi figli collaborare con i propri padri o accoglierne l’eredità progettuale, come se per certe famiglie la creatività fosse una questione di genetica. La festa del papà è l’occasione giusta per scoprire il rapporto tra grandi padri e grandi figli che hanno seguito e seguono le loro orme.