Museo del vino: in Cina il secondo al mondo – Gambero Rosso

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Continuano i lavori per il museo del vino che dovrebbe aprire nel 2024 in Cina. Si tratta del secondo progetto al mondo, dopo quello in Francia.

Tradizione e modernità si fondono in quella che sarà la seconda città del vino al mondo dopo quella di Bordeaux. L’International wine village, la cui realizzazione ha subito un rallentamento per la pandemia, dovrebbe aprire i battenti nel 2024, in Cina, nella valle di Fangshan, a sud ovest di Pechino. Una struttura imponente, un museo da 18.500 metri quadrati, che nasce su iniziativa franco-cinese grazie a Fondation for wine culture and civilisations (Bordeaux) e Zhong Pu Hui Group (Pechino). Non sarà una copia di quello francese ma sarà adattato alla cultura cinese e dei suoi abitanti per i quali è appositamente pensato.

Come sarà l’International wine village

La struttura è concepita secondo il concetto di un villaggio in pietra adagiato sulle viti, capace di combinare i riferimenti tradizionali cinesi e francesi in un’ottica moderna. Alla stregua della città medioevale di Saint Emilion, in Francia, a cui è ispirato, il villaggio è costituito da una sequenza intrecciata di volumi e scatole di forme differenti. Secondo i progettisti di Architecture studio (Parigi), l’alternanza di ambienti consente ai visitatori di godere di prospettive e punti di vista ogni volta diversi.

All’interno del villaggio si troveranno sale espositive (il museo misura 3.500 metri quadrati), negozi, sale esperienziali, un anfiteatro da oltre 400 posti, un grande spazio di degustazione con circa mille referenze vinicole da tutto il mondo, ristoranti, un caffè in stile francese, gli uffici amministrativi, sale vip e una scuola di formazione dedicata al mondo del vino. Il cuore del villaggio è costituito, al centro, da un cortile circondato da una galleria e portici, che ricordano le piazze tipiche dei Paesi della Francia sud occidentale. Sarà questa zona a ospitare eventi e installazioni temporanee. I visitatori avranno anche la possibilità di conoscere direttamente le aree vitate nei dintorni di Pechino, una delle zone più importanti per la produzione di vino in Cina.

Da un punto di vista strategico, per la Francia, nonostante la flessione delle vendite di vino sul mercato cinese dell’ultimo periodo, questa iniziativa rappresenta un’occasione per riaffermare la propria supremazia nel Paese del dragone, anche a seguito della lunga guerra commerciale tra Cina e Australia, che ha segnato la quasi uscita dei vini oceanici da questo promettente mercato asiatico. La fine dei lavori del Wine village, prima dell’inaugurazione nel 2024, è prevista nel dicembre del 2023, a cinque anni dall’avvio del progetto nel 2018.

a cura di Gianluca Atzeni

Questo articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 22 settembre 2022 

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