Montblanc Haus, il nuovo tempio della scrittura nel cuore di Amburgo
Ospiti internazionali come l’attrice statunitense Maggie Gyllenhaal, Oscar Isaac e lo spagnolo Daniel Brühl. La disc jockey Peggy Goue insieme alla modella e attrice Dree Hemingway. Ma anche il giovane cantautore italiano – scoperto da Franco Battiato – Giovanni Caccamo, si sono riuniti lo scorso 10 maggio (insieme ad altri 300 volti noti), per celebrare l’apertura del nuovo spazio espositivo Montblanc ad Amburgo. Con i suoi 115 anni di storia della scrittura, la maison della stella bianca ha infatti inaugurato, sulle note del cantante e pianista britannico Jamie Cullum, la Montblanc Haus. Un luogo inedito che ne racconta fatti e vicende, dalla sua fondazione a oggi, attraverso le mani degli artigiani che hanno realizzato, e che realizzano tutt’ora, gli iconici strumenti. Oltre a coloro che li hanno utilizzati per lasciare un contributo all’umanità. Tra questi: Frida Kahlo, Albert Einstein, l’architetto Gio Ponti, Ernest Hemingway e il Dalai Lama, ma anche lo stilista e fotografo Karl Lagerfeld.
E così… tra vistosi tulle, preziosi abiti da cocktail, calici di champagne, Photo Booth d’eccezione e la meravigliosa voce della cantante tedesca, Joy Denalane, in sottofondo, Nicolas Baretzki, amministratore delegato di Montblanc, ha fatto gli onori di casa. «Abbiamo immaginato un ambiente speciale che potesse celebrare l’arte della scrittura», ha raccontato lui stesso, «un luogo dove le persone potessero scoprire, o perché no riscoprire, l’incredibile potere della grafia, capace di risvegliare in ciascuno di noi la creatività, l’immaginazione e l’emozione». Concepita quindi come una sorta di viaggio itinerante alla scoperta della maison che ha fatto della scrittura il suo fil rouge, «la Montblanc Haus punta a diventare un nuovo polo di riferimento per Amburgo. Una città importante per la storia e per l’identità del brand».
Non a caso infatti, l’imprenditore Claus-Johannes Voss, il banchiere Alfred Nehemias e l’ingegnere August Eberstein, fondarono proprio ad Amburgo, nel lontano – ma non troppo – 1906, la società che originariamente portava il nome di “Simplo Filler Pen company”. Oggi, a distanza di anni dal lancio del primo strumento da scrittura Rouge et noir, Montblanc Haus permette di rivivere questa storia che ha rivoluzionato i mestieri artigianali, attraverso tutte le sue categorie di prodotto: strumenti da scrittura, orologi, pelletteria, nuove tecnologie, accessori e persino fragranze.
Inoltre – nonostante la pioggia che ha letteralmente “battezzato” la serata – agli invitati più curiosi non è sfuggito il forte richiamo dell’architettura: un omaggio alla tradizionale forma dell’iconica confezione della più famosa stilografica al mondo. Qui infatti, accanto alla sede storica del brand, la nuova Montblanc Haus – progettata dall’architetto spagnolo Nieto Sobejano Arquitecto – si presenta come una straordinaria silhouette nera dai profili bianchi, che richiamano non solo i colori classici della casa, ma anche l’arte della scrittura stessa. Per rendere il visitatore partecipe e allo stesso tempo coinvolto con la struttura, la nuova Montblanc experience ha offerto, e continuerà ad offrire, diversi programmi immersivi che mostrano il processo artigianale di realizzazione di una penna. Così come laboratori di studio semiologico sugli alfabeti della storia, per finire con una suggestiva mostra contenente 30 appunti originali, scritti a mano, ovviante con stilografica Montblanc.