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Dusan Martincek

Le relazioni pericolose. In principio era uno dei capolavori della letteratura francese, poi è diventato un film cult con John Malkovich, Glenn Close e Michelle Pfeiffer e ora arriva in tv con una serie prequel, Le relazioni pericolose, appena approdato su Lionsgate+. La storia d’amore tormentata tra la marchesa de Merteuil (qui interpretata da Alice Englert) e il visconte di Valmont (Nicholas Denton) prende vita in tutta la sua potenza visiva attraverso una ricostruzione tradizionale della Parigi pre-rivoluzione ma con un tocco di profonda modernità. Lo racconta ad AD il production designer David Roger, che ha firmato l’estetica di gioiellini in costume del calibro di Grandi speranze (dramma BBC per cui ha vinto, tra gli altri, un BAFTA e un Emmy), tratto dal romanzo di Charles Dickens con Gillian Anderson e Vanessa Kirby. Si tratta di un vero e proprio viaggio attraverso gli ambienti più iconici ricreati a Praga per dar vita ad una storia senza tempo.

Come avete lavorato sugli ambienti originali?

«Abbiamo costruito da cima a fondo tutti gli ambienti esterni, dalle strade dei quartieri poveri di Parigi alle zone benestanti con piazze e giardini, prendendo a modello l’area di Palais Royal nella capitale francese. Abbiamo realizzato i tetti in uno studio di registrazione televisiva, ma a parte questo abbiamo preso in prestito castelli e monasteri in giro per la Repubblica Ceca, con un totale di 45 set diversi».

Qual è stato il punto di partenza per la sua ispirazione?

«Ho iniziato a studiare i dipinti dell’epoca. Parigi è una delle città documentata meglio nella storia e questo ha aiutato. Ho trascorso moltissimi giorni nei musei della capitale francese: Louvre, Carnavalet e quello del 18° secolo Nissim de Camondo. Infine ho visitato moltissime dimore storiche».