Recenti ricerche hanno dimostrato che nel 2021 gli incendi boschivi nell’Eurasia settentrionale e nel Nord America, comprese parti del Canada e dell’Alaska e della Siberia, hanno rilasciato nell’atmosfera quantità record di anidride carbonica.
Di solito, gli incendi rappresentano circa il 10% delle emissioni di carbonio nel mondo ogni anno. Nel 2021 questo numero salirà al 23%.
I ricercatori hanno evidenziato due eventi in particolare: il caldo e la siccità dell’estate del 2021, che hanno causato notevoli disagi in tutto il Nord America e in Eurasia.
Lo studio sul fenomeno che preoccupa gli scienziati
Nel 2021, il mondo ha raggiunto un record di emissioni dovute agli incendi boschivi. Tuttavia, bisogna anche considerare che le emissioni degli incendi boreali sono in aumento da molti decenni, almeno dal 2000.
Le foreste boreali potrebbero essere una bomba a orologeria di carbonio, afferma Steven Davis, scienziato dell’Università della California Irvine, coautore dello studio pubblicato su Science.
Gli scienziati hanno utilizzato i dati satellitari per tracciare le emissioni degli incendi tra il 2000 e il 2021. I ricercatori, guidati da Bo Zheng dell’Università Tsinghua in Cina, hanno stimato le emissioni di anidride carbonica prodotte dagli incendi nelle foreste boreali utilizzando questo metodo speciale.
Nel 2021, gli incendi hannoo rilasciato quasi mezzo miliardo di tonnellate di carbonio nell’atmosfera terrestre.
Gli effetti delle emissioni sul clima
Il monitoraggio delle emissioni di anidride carbonica legate agli incendi è importante perché queste emissioni possono accelerare la velocità di aumento delle temperature globali.
La CO2 però rimane nell’atmosfera per molto tempo, rendendo difficile individuare da dove provenga originariamente. Gli scienziati della nuova ricerca hanno invece osservato la quantità di monossido di carbonio rilasciata, in modo da poter stimare la quantità di anidride carbonica messa in circolazione.
Gli incendi boreali sono fonte di crescente preoccupazione per gli scienziati del clima, poiché spesso si verificano in paesaggi torbosi e ricchi di carbonio e tendono a produrre più anidride carbonica di altri ecosistemi quando bruciano.
A causa di questo potenziale circolo vizioso, gli scienziati del clima temono che il riscaldamento globale possa causare incendi ancora più frequenti e rilasciare enormi quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. Secondo Davis, la situazione è un reale rischio per l’ecosistema terrestre.