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Questo risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Biology Letters, condotto dagli scienziati del Georgetown University Medical Center. Il team, guidato da Colin Carlson, ha esaminato i dati relativi agli ultimi 120 anni, valutando le varie tipologie di spostamento delle zanzare, responsabili della trasmissione della malaria in Africa. L’indagine sottolinea come gli insetti abbiano guadagnato una media di 6,5 metri di elevazione ogni anno, mentre i limiti meridionali delle popolazioni si sono spostati annualmente dall’equatore di circa 4,7 chilometri.

Lo studio degli spostamenti delle zanzare per comprendere come si sta diffondendo la malaria oggi

“Questi risultati – afferma Carlson – sono coerenti con i modelli climatici. Il fatto che le zanzare stiano raggiungendo aree in cui prima non volevano potrebbe aiutare a spiegare alcuni dei cambiamenti relativi alla diffusione della malattia”.

I ricercatori precisano che altre specie si stanno muovendo in modi simili, ma sarà necessario approfondire i dati a disposizione per comprendere in modo soddisfacente le dinamiche di trasmissione di altre malattie.

“In questa fase – conclude Carlson – è necessario investire nella bio-sorveglianza per capire come migrano le specie animali in un clima che cambia. Sappiamo molto poco su come il cambiamento climatico possa influenzare la biodiversità degli invertebrati, per questo è fondamentale impegnarci in questi sforzi”.