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Il fronte a Est si surriscalda, abbattuti nove missili russi

Continua l’avanzata ucraina, un battaglione è arrivato fino al confine russo

Continuano a suonare le sirene antiaeree in Ucraina. Le truppe di Kiev ieri hanno segnato nuovi progressi – sono arrivate a una cinquantina di km dal confine russo, un battaglione è giunto fino al valico di Hoptivka – ma in serata la risposta russa si è fatta sentire soprattutto nell’est.

L’agenzia Unian ha segnalato diverse esplosioni e blackout: Zelensky sui social ha riferito di una interruzione totale della corrente nelle regioni di Kharkiv e Donetsk, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Sumy. Danni e interruzioni hanno riguardato anche il servizio idrico. Il presidente ucraino ha parlato di attacchi rivolti «unicamente contro la popolazione» senza obiettivi militari. In tutto il paese è stato lanciato un allarme aereo e l’agenzia Nexta riferisce di attacchi missilistici provenienti dal Mar Nero.

07:56

Riconquistati più di 20 insediamenti in 24 ore

Le forze ucraine hanno riconquistato nelle ultime 24 ore oltre 20 insediamenti che erano stati occupati dai russi: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina in un post su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. «Le forze ucraine continuano a liberare dagli invasori russi gli insediamenti nelle regioni di Kharkiv e Donetsk», prosegue il messaggio sottolineando che «il nemico continua ad attaccare le posizioni ucraine, conducendo ricognizioni aeree e tentando di prendere misure per riguadagnare terreno». Nelle ultime 24 ore «le forze russe hanno lanciato 18 attacchi missilistici e 39 attacchi aerei contro obiettivi militari e civili in tutta l’Ucraina», prosegue lo Stato Maggiore dell’Esercito, sottolineando che sono stati colpiti più di 30 insediamenti, tra cui Kramatorsk, Kostiantynivka, Dnipro, Pavlohrad e Velykomykhailivka. Le forze russe, inoltre, hanno compiuto un altro «atto terroristico» lanciando un attacco missilistico contro la centrale termoelettrica di Kharkiv, «un’infrastruttura critica della città. Di conseguenza, sono state registrate interruzioni parziali di corrente elettrica in diverse regioni del Paese». (Fonte Ats)

07:50

Abbattuti nove missili russi

Ieri sera intorno alle 20.30 l’esercito russo la lanciato sull’Ucraina 12 missili, sei missili da crociera Kalibr partiti da navi nell’area del Mar Nero e sei missili da crociera Kh-101 da aerei nell’area del Mar Caspio: l’aviazione ucraina ha abbattuto 9 missili su 12. Lo riporta il servizio stampa del Comando Est, citato da Unian. In precedenza erano stati lanciati 11 missili da crociera, di cui 7 abbattuti nella regione di Dnipropetrovsk e altri 2 nella regione di Poltava. Nel suo videomessaggio serale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i soldati ucraini hanno «eroicamente trattenuto il nemico» e ora «inseguono i russi a Nord, Sud, Est, dappertutto, ma muovendosi in una sola direzione: verso la vittoria». «Oggi sono 200 giorni della nostra resistenza, della nostra lotta, della nostra guerra nazionale per la libertà, per l’indipendenza, per il diritto di essere. In questi 200 giorni abbiamo ottenuto molto. Ma la cosa più importante, la più difficile, è avanti», ha aggiunto il capo dello Stato. Intanto, nelle regioni di Sumy e Poltava è già stata ripristinata completamente la fornitura di energia elettrica. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy Dmytro Zhivytskyi, riportato da Unian. Anche il governatore di Poltava Dmytro Lunin, ha riferito che l’approvvigionamento di corrente e acqua è stato ripristinato in tutti i distretti della regione. «Ora l’industria energetica continua a stabilizzare il livello di tensione», ha aggiunto. (Fonte Ats)

07:14

Gli USA condannano gli attacchi russi contro le infrastrutture civili

«Condanniamo gli attacchi aerei della Russia contro le infrastrutture strategiche dell’Ucraina che hanno lasciato migliaia di civili senza elettricità e acqua pulita». Lo scrive il dipartimento di Stato americano in una nota sottolineando che gli Stati Uniti «sono al fianco dell’Ucraina contro l’aggressione della Russia». (Fonte Ats)

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