V.Gorrasi 27 marzo 2023 18:03
Via libera, dopo i ritardi dei mesi scorsi, all’operatività del bonus trasporti da 60 euro per chi nel 2022 ha avuto un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. I ministri Giancarlo Giorgetti (economia), Marina Elvira Calderone (lavoro) e Matteo Salvini (infrastrutture e trasporti) hanno firmato il decreto che disciplina le modalità di erogazione del contributo – fino a un importo massimo di 60 euro – previsto dal decreto legge sui carburanti, con stanziamenti per 100 milioni di euro per il 2023.
L’obiettivo è quello di sostenere contro il caro energia famiglie, studenti e lavoratori nell’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, e per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. La domanda va presentata entro il 31 dicembre 2023 attraverso il portale www.bonustrasporti.lavoro.gov.it.
L’incentivo, specifica il sito bonustrasporti.it.lavoro.gov.it alla sezione dedicata alle Faq, punta a sostenere il reddito ed è a contrasto di un potenziale impoverimento. In un primo momento questa agevolazione, varata lo scorso anno dal governo Draghi, poteva essere richiesta da persone fisiche con un reddito entro i 35mila euro. Tuttavia, in seguito il tetto di reddito è stato abbassato a 20mila dal governo Meloni (anche se sul portale rimane la vecchia soglia).
Il bonus deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione. L’abbonamento può iniziare la sua validità anche in un periodo successivo. È possibile fare domanda per sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico. Il richiedente accede con Spid o carta d’identità elettronica (Cie) e indica il codice fiscale del beneficiario (ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne).
Nei mesi scorsi, la misura aveva riscosso un buon successo. Al fondo iniziale di 79 milioni, il governo Draghi aveva aggiunto nuove risorse per arrivare a quota 180 milioni. La domanda può essere presentata sulla piattaforma tramite sito web fornendo le proprie indicazioni, come nome e cognome del beneficiario, codice fiscale e reddito complessivo.