GH TREMEZZO, FASCINO GLAMOUR SUL LAGO DI COMO

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“Siamo in viaggio per la Tremezzina, niente potrebbe essere più divino delle sponde di questo bellissimo lago… è come un continuo giardino”, annoterà nel suo diario Mary Shelley il 10 aprile 1818. Sta viaggiando in Italia con il marito Percy, mentre in Inghilterra viene pubblicato Frankenstein in edizione anonima, pietra miliare del genere, ultimato dalla giovanissima scrittrice un anno prima. Tremezzo è una tappa del Gran Tour, vi soggiorneranno i più importanti intellettuali di sempre, tra cui Stendhal, rapito da questo idilliaco tratto di lago: “E’ la seconda posizione che mi piace… ma la più bella per me resta sempre quella della Tremezzina, presso la casa Sommariva”.

Viaggiatori famosi e meno noti che rimarranno soggiogati da quei luoghi, in particolare dopo aver visto Villa Carlotta a Tremezzo e aver conosciuto Gianbattista Sommariva. Un edificio signorile costruito alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano, circondato da un parco lussureggiante, che confina con il Grand Hotel Tremezzo, dove Sommariva, politico, mecenate e illuminato collezionista d’arte, riuscirà nell’intento di dare vita a una casa delle Belle Arti, come confiderà nel 1813 all’amico scultore Antonio Canova. Emblema di ospitalità ed eleganza sulla sponda occidentale del Lago di Como prospiciente a Bellagio, dove i due rami del lago si congiungono, il Grand Hotel Tremezzo si rivela all’ospite in tutta la sua storia e la sua bellezza, confermando quella vocazione all’accoglienza che ne ha caratterizzato oltre un secolo di vita. Una destinazione luxury che si svela attraverso i sontuosi saloni, i cinque ristoranti, i salotti, il parco di oltre duemila metri, le terrazze, da cui godere un panorama meraviglioso, che insieme al personale attento e premuroso, contribuisce a una esperienza senza eguali.

Il general manager Silvio Vettorello, dopo esperienze di rilievo nell’hôtellerie di lusso è arrivato nel 2013 con il ruolo di operations manager, per poi passare hotel manager e diventare general manager nel 2018. Insieme ai responsabili dei diversi reparti guida il lavoro di 204 collaboratori, scelti dopo un severo vaglio per le loro caratteristiche professionali e umane, una grande famiglia pronta a risolvere qualsivoglia necessità perché il soggiorno degli ospiti sia qualcosa di unico e straordinario. “Quando l’ospite ci sceglie per trascorrere con noi qualche giorno, abbiamo l’opportunità di fargli vivere un sogno che ricorderà per tutta la vita” afferma Silvio Vettorello “qui c’è un’atmosfera speciale, non influenzata dai profondi cambiamenti che sta vivendo l’hôtellerie e noi abbiamo ancora la fortuna di entrare nella storia personale degli ospiti, impegnandoci per realizzare i loro sogni, come non succede quasi più in questo settore. Quando accade, quando riusciamo, è la cosa più bella del mondo. In questi anni l’azienda si è ingrandita, abbiamo acquisito Villa Sola Cabiati e recentemente Villa Passalacqua, un albergo di lusso, che apriremo nei prossimi mesi. Venire al GH Tremezzo vuole dire immergersi in un territorio di una bellezza disarmante, luoghi straordinari che offrono tantissimo e vale la pena di ricavarsi qualche giorno per conoscerli. Oltre al lago e alle sue insenature da scoprire con il battello, ci sono le colline e i borghi alle spalle dell’hotel, da conoscere per la loro autenticità. Si possono fare passeggiate panoramiche che in pochi minuti ti portano ai castagneti e un po’ più su ci sono gli alpeggi, con la transumanza delle greggi. C’è un piccolo caseificio artigianale, un allevatore di galline ovaiole, la stalla con le mucche, una trattoria dove non si parla inglese e il gatto va ancora in cucina. Sette frazioni della vecchia Tremezzo, un tempo di proprietà di sette famiglie nobili, che sono ancora rimaste intatte, deliziosi borghi in pietra ristrutturati e pedonalizzati, con la villa padronale, la chiesa, la piazzetta, i giardini nascosti, le signore anziane che si siedono davanti alla casa per cucire. Vogliamo questo per i nostri ospiti, l’autenticità del viaggio”. Non per niente questi luoghi magnifici hanno ispirato i più grandi letterati, da Mark Twain che giungerà sul Lago di Como nel 1867 per poi scriverne nel romanzo gli Innocenti all’estero; a Ernest Hemingway, che ne parlerà in Addio alle armi, lasciando immaginare al protagonista di vivere una vacanza qui; ad Alessandro Manzoni, Antonio Fogazzaro, Giovanni Verga, senza dimenticare il mondo della musica con Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Franz Liszt fino alla Regina Vittoria e Winston Churchill. E il Gran Hotel Tremezzo fin dall’apertura nel 1910, ha rappresentato una magione di alto profilo all’altezza della élite che frequentava il lago: “La storia del Grand Hotel Tremezzo è una storia italiana. È una storia di famiglia. Ed è una storia di donne. Di grandi donne” scrive Valentina De Santis, al timone del Grand Hotel Tremezzo, nel volume commemorativo Grand Hotel Tremezzo, un’autobiografia, pubblicazione che svela un secolo di storia dell’hotel, in un viaggio che arriva fino a noi.

Una luxury destination guidata sempre da donne, ognuna con la propria personalità, tesa a infondere ai successori, quei valori di accoglienza e ospitalità che contrassegnarono l’opera dei fondatori, mantenendo l’allure scintillante dell’epoca dei Palace: “da Maria Gandola fondatrice insieme al marito Enea, a Mariuccia Gandola, da Mariella Bontempi, erede di Mariuccia a Maria Mallone, mia nonna…dai miei nonni ai miei genitori Antonella Mallone e Paolo De Santis, che insieme hanno firmato la seconda giovinezza del Grand Hotel Tremezzo” prosegue Valentina De Santis. Un fascino che non è mutato, a cui la famiglia De Santis, una dinastia di lungimiranti imprenditori comaschi giunta alla terza generazione, che rilevò l’esclusivo hotel nel 1973, ha contribuito sensibilmente.

Le camere e le suite ampie e confortevoli, arredate con tessuti raffinati e mobili d’epoca, guardano al lago o al parco, ed esprimono un’eleganza rara, con balconcino, jacuzzi e linea prodotti Aqua Como. Stupenda la suite Greta, al primo piano, con terrazza, living, zona pranzo e due bagni, dedicata all’attrice Greta Garbo, che nel 1932 cita Tremezzo nel film Grand Hotel apostrofando il Palace: “that sunny, happy place” (quel luogo soleggiato e felice); ma anche le suite Carlotta, Emilia, Terrace Garden. Vivere profondamente il lussuoso e storico hotel prelude a momenti di relax e benessere, che passano dalla piscina infinity, con la grotta e il nuoto contro corrente, la piscina galleggiante sul lago, la piscina dei Fiori, collocata nel parco, scoprendo tutti gli agi della T SPA, l’intimo centro benessere, con i prodotti dell’Officina Profumo di Santa Maria Novella, la più antica farmacia del mondo, il bagno di vapore mediterraneo, il bagno turco, la sauna, le docce emozionali, la fontana di ghiaccio e gli efficaci trattamenti anti stress, anti age e riequilibranti, ma anche l’esclusiva e riservata T SPA Suite.

Villa Carlotta

Poi ci sono le esperienze, alcune davvero imprescindibili, come le escursioni al lago, prenotando le imbarcazioni dell’hotel, le passeggiate nel verdissimo e lussureggiante parco alle spalle dell’albergo e naturalmente Villa Carlotta, una meta assolutamente da visitare che confina con il Grand Hotel Tremezzo, dove ammirare collezioni d’arte, mostre e la grande scultura Amore e psiche di Antonio Canova, ma anche il percorso panoramico di circa un’ora e mezza, che svela le bellezze dell’enorme e rigoglioso parco, grazie al clima temperato del lago, per scoprire piante officinali, specie botaniche rare, alberi di sequoia, il bosco di bambù, in una fitta rete di sentieri che si snoda tra oltre 1000 alberi, 400 rododendri, 50 aiuole fiorite, 120 siepi, 200 rose e quasi 400 camelie.

Osvaldo Presazzi

La parte gastronomica è particolarmente ampia e accurata, grazie all’esperienza dello chef Osvaldo Presazzi e al suo staff. “Ho iniziato nei grandi alberghi dell’Engadina e della Sardegna, e proseguito allo Splendid di Lugano, al Royal di San Remo, arrivando al Grand Hotel Tremezzo nel 1989 quasi trentenne, per un anno e mezzo nel ruolo di sous-chef, poi promosso chef. Il livello dell’incarico e il prestigio della location mi assorbivano completamente, ma tra una stagione e l’altra riuscivo a tessere collaborazioni con altre importanti strutture luxury, come l’Hotel Carlton di Cannes, il Martines di Cannes, alcuni hotel di Parigi, il Four Seasons di Milano da Sergio Mei, per perfezionarmi, alimentando la mia passione per la cucina e il confronto con i colleghi, fino al 2010 quando durante un evento, grazie al Dott. Paolo De Santis che allora era Presidente della Camera di Commercio di Como, conobbi Gualtiero Marchesi. Qualche tempo dopo il grande chef venne a trovarmi al GH Tremezzo e mi invitò al Marchesino. Inizialmente pensava che quando sarebbe venuto a mancare il suo nome sarebbe terminato con lui, ma adorava il lago e cambiò idea, iniziando la collaborazione con noi. In seguito, decidemmo insieme di cambiare il nome del ristorante gastronomico dell’hotel Tremezzo in Terrazza Marchesi. Conoscere per caso il maestro Marchesi fu un’opportunità straordinaria, da cui ho ricevuto tantissimo. Un bellissimo periodo della mia vita che si protrarrà fino al 2017, quando Marchesi venne a mancare pochi mesi dopo la moglie”.

Gualtiero Marchesi

Nell’interessante concetto di ristorazione diffusa del GH Tremezzo, che conta cinque ristoranti, ogni insegna conserva una sua anima, ed esprime esperienze tutte diverse fra loro, fruibili anche da chi non soggiorna in hotel. La Terrazza Gualtiero Marchesi, che è il ristorante fine dining del Grand Hotel Tremezzo, si fregia di una collaborazione decennale con la Fondazione Marchesi, fu insieme al maestro che venne progettata l’enorme cucina open space con i piani in marmo francese, dove si può ammirare la collezione di porta uova in argento di Marchesi. Inizialmente c’erano in carta solo alcuni piatti del maestro, ma dal 2018 grazie alla collaborazione con il genero Enrico Dandolo che gli è stato accanto per 27 anni e alla Fondazione, tutti i piatti creati dal grande chef vengono posti in carta, a rotazione. Si tratta dell’unico ristorante accreditato al mondo dove si celebra il codice marchesiano e si preparano i piatti di Marchesi nella versione originale, insieme alle creazioni d’essai dello chef Osvaldo che per sette anni ha lavorato accanto a Marchesi, il primo chef italiano a ricevere le tre stelle Michelin e l’unico a restituirle. Tra i piatti del menù degustazione Marchesi da non perdere: il delicato e intenso Uovo panna, parmigiano e tartufo sferificato; l’Astice alla crema di peperoni; l’ineguagliabile Riso, oro e zafferano, il piatto che ha consacrato Marchesi nella storia della cucina, di cui nel 2021 ricorreva il quarantennale. Da quando venne creato ne sono stati preparati oltre 108.000 e ordinandolo alla Terrazza Marchesi, viene rilasciato un certificato numerato; l’Achrome di Branzino (tributo all’artista Piero Manzoni); il Filetto alla Rossini, secondo Gualtiero Marchesi; il Millefoglie di ovis mollis, crema di mascarpone e frutti di bosco.

L’Escale Trattoria e Wine Bar

Poi vi sono L’Escale Trattoria e Wine Bar, con le pareti in sasso e la veranda panoramica, dove gustare selezioni di formaggi locali, salumi tipici tagliati al momento, i piatti iconici della tradizione regionale italiana e oltre 1.300 etichette dalla penisola. E ancora Giacomo al lago, che viceversa, coniuga l’eccezionale panorama del lago e di Bellagio con una proposta mirata alle suggestioni del pescato fresco, declinato con mestiere e contemporaneità, dall’affermato brand sulla scena milanese da oltre sessant’anni. Poi ancora il T-Bar, con i cocktail i long drink e i pranzi informali e leggeri accompagnati dal pianoforte, nell’atmosfera chic del Grand Hotel Tremezzo; e il T-Pizza con le deliziose pizze gourmet cotte nel forno a legna, firmate da Gianfranco Jervolino, a base di grani antichi, da gustare nell’intima location adagiata nel parco dell’hotel. La grande artigianalità italiana, capace di esprimere tessuti di pregio e una creatività unica, sono un aspetto particolarmente importante per Valentina De Santis, che ha ispirato l’esclusiva linea Sense of Lake, una preziosa selezione di brand prestigiosi, con capi d’abbigliamento, accessori, oggetti, profumi, in edizione limitata, fruibili nella fornita boutique dell’hotel o attraverso l’e-commerce.

 

 

grandhoteltremezzo.com

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