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Courtesy of Delfino Sisto Legnani and Piercarlo Quecchia

La selezione prosegue poi con il film francese autobiografico 120 battiti al minuto di Robin Campillo (2017), che ci riporta agli Anni ’80 e all’arrivo dell’Aids. E poi, Se… (Regno Unito, 1968) di Lindsay Anderson, L’angelo sterminatore (Messico, 1962) di Luis Buñuel, Sinfonia d’autunno (Svezia, 1978) di Ingmar Bergman e il coreano Burning – L’amore brucia (Corea del Sud/Giappone, 2018) di Lee Chang-dong, un viaggio nel presente e nel passato del paese asiatico. «Entrare nei mondi dei film è in parte il motivo per cui spesso creiamo le nostre mostre come se fossero dei cortometraggi, costruendo mondi in cui le storie sono solo accennate e in attesa di essere svelate», commentano Elmgreen & Dragset.

Courtesy of Delfino Sisto Legnani e Piercarlo Quecchia

In programma anche, Western (Germania, 2017) di Valeska Grisebach, Il ginocchio di Claire (Francia, 1970) di Éric Rohmer, La paura mangia l’anima (Germania, 1974) di Rainer Werner Fassbinder e Il figlio di Saul (Ungheria, 2015) di László Nemes. «Molti dei film che abbiamo scelto per questa rassegna cinematografica», concludono gli artisti Elmgreen & Dragset, «hanno un’atmosfera surreale, film che includono un certo grado di assurdità e vanno oltre la normale narrazione logica o lineare».

Il programma completo si può consultare QUI.