Berebene, Dolcetto e Grignolino: 12 vini dal migliore rapporto qualità-prezzo

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Piccolo tour alla scoperta di due rossi piemontesi al di fuori delle solite rotte “nebbiolocentriche”. Dolcetto e Grignolino danno vita a vini del tutto contemporanei, giocati su dinamismo e succosità; ma se la bottiglia si svuota in fretta, non vi preoccupate, quelli che vi consigliamo di seguito costano meno di 15 euro.

Il Piemonte è una regione davvero vasta e altrettanto vasto è il suo patrimonio ampelografico. Se andiamo a considerare le sole uve rosse, sono ovviamente il nebbiolo e la barbera i due vitigni più conosciuti, e probabilmente anche quelli più coltivati. Ma ultimamente si stanno affacciando sulla ribalta altre varietà altrettanto storiche ma forse un po’ meno conosciute al grande pubblico. Sicuramente è il caso del grignolino: originario delle colline del Monferrato, tra Asti e Casale, è ancora questo il suo territorio di elezione; molto più diffuso nel passato, la fillossera di inizio Novecento non lo ha risparmiato, e i contadini, all’epoca, invece di ripiantarlo si orientarono verso varietà più resistenti.

Oggi, con i gusti dei consumatori che si rivolgono a vini più agili, dinamici e identitari, il Grignolino sta vivendo un nuovo successo: scarico di colore, dal profilo speziato e intrigante, nelle migliori versioni ha beva senza perdere in profondità. Col Dolcetto rimaniamo nel Monferrato, che ne rappresenta la culla da cui poi si è diffuso anche nel Cuneese e nell’Alessandrino (per rimanere in Piemonte). È un’uva che diventa protagonista in diverse denominazioni, le principali delle quali sono Dogliani, Ovada, Diano d’Alba. Di “dolcetto” non ha proprio nulla: i vini che ne risultano sono giocati su sensazioni di piccoli frutti di bosco neri accompagnati da una sensazione di mandorla che spesso si riscontra anche nel finale di bocca.

Berebene: Dolcetto e Grignolino dal migliore rapporto qualità-prezzo

Grignolino del M.to Casalese Celio 2021

E’ nell’Infernot che i vini riposano prima di essere messi in commercio e tra questi spiccano i Grignolino. In particolare, vi segnaliamo in quest’edizione della Guida il Celio della vendemmia 2021 proposto da Marco Canato. Si propone elegantissimo con note di pepe e corteccia, ma anche fiori secchi e piccoli frutti rossi. Al palato è ricco, ben ritmato, di lunga persistenza gustativa.

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Grignolino d’Asti Ruber 2021

La tenuta conta su 15 ettari vitati, distesi sulle colline a nord est di Montemagno, dove vengono coltivati sia i tradizionali vitigni del territorio, negli impianti più vecchi dell’azienda, sia dei vitigni internazionali, nei più giovani. Sono una ventina le etichette aziendali. Spicca per piacevolezza e tipicità il Grignolino d’Asti Ruber ’21, che si presenta con sentori di zenzero, resina ed erbe aromatiche, mentre il palato è ricco di frutto, succoso e piacevole.

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Grignolino del M.to Casalese Gaudio 2021

Alla guida dell’azienda c’è sempre Mauro, coadiuvato dalla moglie Gabriella e dalle figlie Valentina e Beatrice.  Del tutto convincente la prova del Grignolino ’21, intrigante nelle sfumature di pepe, tabacco, rosa e corteccia per un profilo aromatico fine e complesso. In bocca la trama tannica marca il sorso ma senza asciugare, conferendo struttura a un rosso che rimane di bella beva.

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Dogliani Valdibà 2021

Una cantina che è una chicca nel vasto panorama di Dogliani. La zona di produzione, in conduzione biologica, interessa la borgata di Valdibà, il versante nord-ovest con altitudini che variano dai 430 ai 520 metri. Vinificato esclusivamente in acciaio, il Dogliani Valdibà ’21 offre note di ciliegia matura e carnosa; al palato è possente, con una trama fitta di tannini ben estratti, che tratteggiano un arco gustativo lungo, fresco e armonico.

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Dogliani Sup. San Luigi Cavagnè 2020

La famiglia Abbona vanta una lunghissima tradizione vitivinicola; oggi al timone troviamo Massimo Abbona che si avvale della collaborazione di validi consulenti enologici, per proporre una gamma di etichette ampia e curata. La bella cascina è circondata dalle parcelle che producono la gran parte delle uve aziendali, a partire dal dolce che ritroviamo nel San Luigi Cavagnè ’20, dal carattere croccante, profumato di mandorla e spezie, di notevole affondo sapido e buona lunghezza gustativa.

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Dolcetto di Diano d’Alba Sorì Costa Fiore 2021

Claudio Alario, fresco di laurea alla scuola enologica di Alba, alla fine degli anni ’80 reinventa la cantina di famiglia a Diano d’Alba. Le prime bottiglie riportano la classicità in etichetta, col dolcetto nel suo territorio di maggiore vocazione. Il Sorì Costa Fiore ’21 offre fragranti note di lamponi e ribes, con un sottofondo di tabacco a dare complessità. Al palato è fine, in armonia tra tannini e acidità, per una beva piacevole e sapida.

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Dogliani Sorì Dij But 2021

Si offre intenso con grande frutta rossa e notevole freschezza il Dogliani Sorì Dij But della vendemmia 2021. Siamo rimasti colpiti dalla trama gustativa di questo rosso profumato di mora, mandorla amara, con un bel sottofondo di fiori appassiti e tabacco dolce. La bocca è gentile, piacevolissima per via di tannini cremosi. Il finale è lungo, pieno di richiami e di notevole equilibrio d’insieme.

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Dolcetto di Ovada 2020

Il Dolcetto di Ovada ’20 rappresenta l’animo rosso dell’azienda. Il calice presenta un quadro aromatico dove il frutto recita da protagonista, con la mora al centro del palcoscenico che lascia abbondanti spazi alle note di china e cacao. In bocca è complesso e fine, sostenuto dalla caratteristica trama tannica che ne rinvigorisce il finale. Un vino dalla forte indole gastronomica.

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Grignolino d’Asti Leserre 2021

La famiglia Caldera da quattro generazioni guida quest’azienda monferrina, e oggi è Fabrizia a gestire i 22 ettari vitati su cui conta la cantina. Le uve coltivate sono per la maggior parte autoctone, con un ruolo di primo piano per barbera, ruché e grignolino. Davvero ben realizzato il Grignolino d’Asti Leserre ’21, intenso nei suoi profumi di pepe nero e cuoio, cui fa seguito un palato ricco di frutto, scorrevole e dal finale agrumato.

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Dogliani 2021

Offre davvero una bella armonia olfattiva, improntata alla classicità, questo Dogliani del 2021. Introducono l’assaggio aromi di more, cacao e tabacco, in un contesto fine e complesso. Al palato è potente, senza risultare estrattivo, con tannini morbidi a ritmare un sorso sostenuto e progressivo, di particolare piacevolezza fruttata. Il finale è armonico ed equilibrato, chiude netto e preciso.

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Piemonte Grignolino Sansoero 2021

Il Piemonte Grignolino Sansoero delle tre sorelle Alfieri, Emanuela, Antonella e Giovanna, proveniente dall’omonimo vigneto, è da anni uno dei più noti e riusciti vini di questa tipologia. La versione 2021 non è da meno: ai profumi speziati e di erbe aromatiche, accompagnati da note di frutti rossi di bosco e resina, fa seguito un palato coerente, grintoso, teso e fresco, per un vino davvero delizioso e tutto da bere.

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Grignolino del M.to Casalese Bricco del Bosco 2021

Si confermano tra i vini più compiuti del Casalese le etichette della famiglia Accornero. I vitigni sui quali Ermanno pone maggiore attenzione sono quelli della tradizione locale: barbera e grignolino. Il Bricco del Bosco ’21 è un rosso tutto da bere, fragrante nei toni di lamponi e fragoline, dai richiami di pepe e menta. Al palato è croccante, ben disteso e di notevole profondità gustativa. Azzardiamo un abbinamento a tavola: spaghetti cacio e pepe.

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