Come ha studiato gli interni per ospitare tutte le opere d’arte ?
«Penso che siamo riusciti a creare un equilibrio armonioso tra le opere d’arte e l’atmosfera generale dell’appartamento. I materiali della residenza sono neutri, ma ricchi, e creano lo sfondo perfetto per l’arte. Inoltre, abbiamo scelto pezzi d’arredamento che sono al tempo stesso sculture e opere, come i divani Big C di Pierre Paulin».
Da un punto di vista progettuale, come collabora con i suoi clienti per trasformare uno spazio generico nella loro casa?
«In primo luogo, credo che sia necessario conoscere lo stile di vita, le passioni, la professione di chi ci andrà a vivere . Una volta delineati gli interni e la disposizione delle stanze, sono gli accessori, i libri, i ricordi che danno personalità a una casa. Lo styling è una delle parti che preferisco quando lavoro a un progetto. È proprio in questi piccoli dettagli che si crea una sensazione, un’atmosfera e si riesce a personalizzare lo spazio. (Anche se penso che una casa non sia mai completa, è in evoluzione continua, stratificata di tesori)».