Rapporti tra Lega e Russia, si infiamma l’aula del Senato
Il quotidiano La Stampa rivela le prove degli incontri tra Salvini e i rappresentanti di Mosca, il Pd chiede spiegazioni
ROMA – Scontro stamane nell’aula del Senato italiano tra i senatore del Pd Dario Parrini e il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo sui presunti rapporti Lega-Russia, di cui parla oggi il quotidiano La Stampa.
«Pretendiamo chiarezza» – «Una vicenda molto grave e inquietante – dice Parrini all’Assemblea – e una notizia non smentita». Per il parlamentare democratico è «un’ombra sulla vita politica» all’inizio della campagna elettorale. «Pretendiamo chiarezza – incalza – Abbiamo il diritto di sapere se forze che aspirano al governo stanno con l’Occidente o no, se stanno con o contro le scelte politiche della Ue, se nella destra c’è la volontà di non avere alcuna subalternità verso un regime come quello di Putin che ha portato sul suolo europeo la guerra».
La replica – «Non penso che le invenzioni giornalistiche debbano essere smentite», ha replicato Romeo. «Ricordo che più volte Salvini ha detto che l’Alleanza atlantica non è in discussione». Se oggi dipendiamo dal gas russo dobbiamo ringraziare il segretario Letta che è stato il Presidente del Consiglio ad aver stipulato i maggiori accordi per renderci dipendenti dalla Russia».
Secondo il quotidiano di Torino, Mosca era interessata alle vicende del governo italiano e alla sua possibile destabilizzazione. Nell’articolo viene proposto un retroscena che riguarda i contatti avuti dal consigliere per i rapporti internazionali del leader della Lega Salvini, Antonio Capuano, con Oleg Kostyukov, ‘importante funzionario dell’ambasciata russa’ in Italia.
Le prove – La Stampa riporta stralci di documenti dell’intelligence, con i colloqui tra il consigliere del Carroccio e il funzionario di Mosca, due mesi prima della caduta del governo, nel periodo in cui Lega e Movimento Cinque Stelle si schieravano contro un nuovo invio di armi all’Ucraina.
«Il diplomatico, facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del governo italiano con questa operazione – scrive La Stampa – avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo».
Salvini a Mosca – Il quotidiano torinese afferma che Kostyukov è l’uomo che comprò i biglietti della missione, poi saltata, di Matteo Salvini a Mosca e ricostruisce le fasi di quei rapporti, osservando che le conversazioni tra Capuano e Kostyukov sulla situazione del governo italiano avvengono tra il 27 e il 28 maggio, mentre il giorno prima, il 26 il presidente del Consiglio Mario Draghi tenta di sbloccare la crisi del grano parlando al telefono con Putin.
Nei documenti citati dal quotidiano si parla lungamente dei contatti con i russi per l’organizzazione della missione di Salvini a Mosca. Ai primi di maggio 2022 Capuano sarebbe stato contattato da una esponente del partito di Putin, Russia Unita, che, informata della missione programmata, si sarebbe offerta di supportare il consulente di Salvini nell’organizzazione della trasferta, suggerendogli in prima battuta di prelevare il denaro necessario per effettuare tutti i pagamenti previsti, da convertire in rubli in loco, essendo inutilizzabili carte di credito e bonifici bancari.
In tale contesto – prosegue il documento – il consulente avrebbe riferito di incontri già fissati con il ministro Sergej Lavrov – con il quale sarebbe stato programmato un pranzo per il 6 maggio -e con il presidente della camera Alta dell’Assemblea federale russa Valentina Matvienko.
Due incontri – Nell’articolo de La Stampa si citano poi altri due incontri di Salvini. Il 19 maggio con l’ambasciatore russo, ‘con il quale avrebbe discusso anche dell’eventuale viaggio di Papa Francesco in Russia, ravvisando uno spiraglio circa la possibilità che esso si concretizzi alla luce della disponibilità del diplomatico, che avrebbe unicamente posto una non meglio identificata condizione, ritenuta però superabile’, prosegue il giornale citando le carte degli 007 italiani. Il secondo incontro è invece quello del 27 maggio in Vaticano con il Segretario di Stato Parolin, insieme a Capuano. La stessa sera l’ambasciata russa ‘manda per sms’ al consigliere di Salvini i biglietti aerei per Mosca e conferma che martedì 31 ci sarà un incontro anche con l’ex premier Medvedev.
L’ambasciata russa non commenta – «L’ambasciata non ha nulla da aggiungere a quello che è già stato detto in giugno», riferisce una fonte. In giugno l’ambasciata aveva reso noto di avere «assistito Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei» per il suo viaggio a Mosca previsto per il 29 maggio, poi cancellato. L’ambasciata aveva aggiunto che la cifra era stata restituita da Salvini e che il rimborso sarebbe avvenuto anche se il viaggio ci fosse stato.