Le proiezioni di un gruppo di esperti americani. Biden, intanto, è pronto a vietare le importazioni di petrolio russo
Zelensky apre al compromesso su Crimea e Donbass: «Pronto al dialogo, non alla capitolazione». Pechino «appoggia» il cessate il fuoco con Francia e Germania. L’Onu: «Due milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina».
Niente da fare anche lunedì per i cessate il fuoco, necessari per garantire condizioni di sicurezza minimi per i corridoi umanitari attraverso i quali la popolazione civile potrebbe lasciare le città ucraine bombardate dai russi. Ci si riprova oggi: alle 8 ora svizzera dovrebbe scattare la nuova tregua locale nelle ostilità. Vedremo se questa volta le operazioni andranno a buon fine.
Concluso il terzo round di negoziati in Bielorussia, si pensa già alla quarta sessione d’incontri tra le delegazioni. Non c’è ancora una data ma potrebbe essere questione di un paio di giorni.
Qui gli aggiornamenti dell’undicesimo giorno di guerra e qui del dodicesimo.
Non è «guerra» né «invasione» per il personale dell’ONU
Le Nazioni Unite hanno invitato il personale ad astenersi dall’usare le parole “guerra” o “invasione” per descrivere la situazione in Ucraina. Lo ha riportato l’Irish Times, citando una mail inviata ieri al personale. Viene invece consigliato di riferirsi alla guerra come “conflitto” o “offensiva militare”. Ai collaboratori è poi stato vietato di mettere una bandiera ucraina nei loro account personali o ufficiali dei social media. La politica ha lo scopo di evitare un «rischio reputazionale», sempre secondo l’e-mail. «Questo è un importante promemoria che noi, come dipendenti pubblici internazionali, abbiamo la responsabilità di essere imparziali».
Riprese le evacuazioni a Sumy (Foto AFP)
Gli autobus volti ad allontanare i civili dalla città nord-orientale di Sumy si stanno nuovamente dirigendo verso Poltava. Erano in precedenza stati fermati quando è scattata una sparatoria ad un checkpoint, ma i soldati russi, hanno confermato le autorità uraine, «non hanno mirato agli autobus». Poco dopo, i veicoli blindati hanno lasciato la zona, e i bus hanno potuto proseguire. A Sumy, intanto, sono ancora in molti coloro che stanno cercando di raggiungere il punto d’incontro per le evacuazioni, situato alla periferia della città.
Il freddo che avanza
Le immagini dall’Ucraina iniziano ad essere caratterizzate sempre più dalla neve, e ora sta arrivando anche un’ondata di freddo. Lo ha riportato il meteorologo della Bbc Ian Ferguson, che ha dichiarato che alcune città come Kharkiv e Kyiv sperimenteranno temperature pungenti, che toccheranno picchi da -13C a -20C nei prossimi giorni. Condizioni terribili che colpiranno in primis gli sfollati e tutti coloro che si ritrovano senza un adeguato riparo.
Biden pensa a vietare l’import di petrolio russo
Il presidente statunitense Joe Biden annuncerà alle 10.45 locali (le 16.45 in Svizzera) nuove «azioni per continuare a mantenere responsabile la Russia per la sua guerra non provocata e non giustificata in Ucraina». Secondo i media statunitensi, tra cui Bloomberg e l’agenzia AP, Biden annuncerà l’embargo del petrolio russo. (Fonte ats ans)
Anche Pechino «appoggia» il cessate il fuoco
Il presidente cinese, Xi Jinping, «appoggia l’azione della Francia e della Germania per un cessate il fuoco» in Ucraina e condivide con loro «la necessità di garantire un accesso delle popolazioni agli aiuti umanitari coordinati con le Nazioni Unite». Lo rende noto un comunicato dell’Eliseo al termine della videoconferenza a 3 di questa mattina fra i leader di Francia, Emmanuel Macron, Germania, Olaf Scholz, e Cina. (fonte ats)
Truppe bielorusse schierate al confine
La Bielorussia ha raggruppato le proprie forze e ne ha schierate alcune sul confine ucraino vicino alla città di Brest e al villaggio di Aleksandrovka nella provincia di Gomel Oblast. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riporta il Kyiv Independent, ricordando che la Russia sta già usando il territorio bielorusso per muovere le proprie truppe verso l’Ucraina e lanciare missili. (fonte ats)
Ceasefire violated! Russian forces are now shelling the humanitarian corridor from Zaporizhzhia to Mariupol. 8 trucks + 30 buses ready to deliver humanitarian aid to Mariupol and to evac civilians to Zaporizhzhia. Pressure on Russia MUST step up to make it uphold its commitments.
— Oleg Nikolenko (@OlegNikolenko_) March 8, 2022
Evacuazione interrotta a Sumy
A Sumy l’evacuazione dei civili attraverso il cosiddetto “corridoio verde” è stata interrotta «a causa dei bombardamenti dei carri armati nemici». Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, citando un suo corrispondente nella zona. Tutte le auto in uscita vengono rimandate indietro così come e le persone che tentavano di lasciare la città a piedi. (fonte ats)
AFP
L’evacuazione di Irpin raccontata attraverso alcuni scatti fotografici. Militari e soccorsi aiutano chi non è in grado di lasciare la città con le proprie gambe.
AFP
Anziani, giovanissimi e amici a quattro zampe. In migliaia stanno lasciando la città di Irpin.
AFP
Via da Irpin, un’anziana signora trasportata durante l’evacuazione della città.
La Croce Rossa vieta il suo emblema sui mezzi umanitari
«Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ci vieta di usare il suo emblema sui veicoli delle missioni umanitarie. È molto eloquente. Alcune persone influenti preferirebbero “cancellare” l’Ucraina»: lo ha detto in un video messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. (fonte ats)
keystone-sda.ch / STF (ROMAN PILIPEY)
Un posto di blocco dell’esercito ucraino su una delle arterie che portano a Kiev.
Nei prossimi giorni l’attacco in forze a Kiev
Stando a un’analisi dell’americano Institute for the Study of War, ripreso oggi dal Guardian, sarebbe imminente un attacco in forze sulla capitale ucraina. Malgrado i rallentamenti, di cui ha parlato questa mattina lo stesso governo ucraino (e che il rapporto conferma), l’esercito di Mosca sarebbe riuscito a schierare un importante dispiegamento di forze attorno alla città, in particolare alla periferia est e nord-est di Kiev. Al momento le truppe starebbero aspettando alcuni rincalzi logistici prima di procedere a quella che secondo gli esperti potrebbe essere l’azione-chiave del conflitto, ovvero la presa della città. Le stime per l’inizio dell’assalto parlano di un intervallo variabile «fra le 24 e le 96 ore», ovvero da uno a quattro giorni.
Stoltenberg: «Situazione fuori controllo se va oltre l’Ucraina»
«Abbiamo la responsabilità di garantire che il conflitto non si intensifichi e non si diffonda oltre l’Ucraina, che sarebbe ancora più pericoloso distruttivo e ancora più mortale. La situazione porterebbe a una spirale fuori controllo». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa nel corso della visita in Lettonia. «Proteggeremo e difenderemo ogni centimetro di tutto il territorio alleato», ha poi sottolineato Stoltenberg. (fonte ats)
«L’avanzata russa rallenta», dice Kiev
Le forze militari russe rallentano la loro avanzata in Ucraina. Lo ha affermato Oleksiy Arestovych, il consigliere del presidente ucraino, in un briefing. «Il ritmo dell’avanzata del nemico si è ridotto in modo sensibile. E su alcune rotte l’avanzata si è praticamente arrestata». E «le truppe che continuano ad avanzare, lo fanno in piccoli contingenti». Queste le parole di Arestovych, riportate dall’agenzia Reuters.
L’Oms lancia l’allarme: «Stanno finendo le forniture mediche»
Allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla situazione sanitaria in Ucraina al dodicesimo giorno di guerra: gli attacchi agli ospedali e alle ambulanze sono aumenti «rapidamente» negli ultimi giorni e le forniture mediche vitali stanno finendo. Lo riporta il Guardian citando una dichiarazione della responsabile emergenze dell’Oms per l’Europa, Catherine Smallwood, secondo la quale almeno nove persone sono morte in 16 attacchi a strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione. (fonte ats)
Petrolio, Shell non acquisterà più dalla Russia
Shell non acquisterà più barili di petrolio dalla Russia. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che il gruppo si ritirerà da tutte le attività nel settore degli idrocarburi nel paese, includendo il petrolio, il gas e il gas naturale liquefatto in «modo graduale» e «in linea con le nuove linee guida del governo» di Londra. Decisa anche la chiusura di tutte le stazioni di servizio e delle operazioni relative al rifornimento di aerei nel paese che ha invaso l’Ucraina. Shell è stata al centro di un’ondata di indignazione nei giorni scorsi per aver acquistato un carico di petrolio russo «in svendita», a prezzi molto inferiori alle quotazioni di mercato. In seguito aveva deciso di donare i proventi a un fondo per aiutare i rifugiati ucraini. (fonte ats)
AFP
Il presidente cinese Xi Jinping durante la telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto la «massima moderazione» sulla crisi ucraina. La Cina chiede la «massima moderazione» per prevenire una crisi umanitaria su larga scala in Ucraina, valutando come massima «priorità quella di evitare che le tensioni aumentino o addirittura sfuggano al controllo», ha detto Xi Jinping nel vertice via video avuto con Macron e Scholz. (fonte ats)
Mosca: in caso di embargo sul petrolio, stop al gas da Nord Stream 1
«Abbiamo tutto il diritto di prendere una decisione corrispondente e imporre un embargo sul pompaggio di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1». Lo ha detto il vicepremier russo Aleksandr Novak, secondo quanto riporta la Bbc, commentando l’ipotesi di un embargo al petrolio russo e la decisione tedesca di congelare l’autorizzazione del Nord Stream 2, il gasdotto gemello al primo che collega la Russia con la Germania. (fonte ats)
AFP
Dopo il terzo round di negoziati di ieri, questa mattina sono stati aperti diversi corridoi umanitari. Ma tra Kiev e Mosca continuano a volare accuse.
Russia holds 300k civilians hostage in Mariupol, prevents humanitarian evacuation despite agreements with ICRC mediation. One child died of dehydration (!) yesterday! War crimes are part of Russia’s deliberate strategy. I urge all states to publicly demand: RUSSIA, LET PEOPLE GO!
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 8, 2022
«Mosca non rispetta il corridoio umanitario di Mariupol»
Il ministero della Difesa ucraino accusa i russi di non rispettare il corridoio umanitario di Mariupol. «La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l’evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del Comitato internazionale della Croce Rossa. Un bambino è morto di disidratazione ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: RUSSIA, LASCIA ANDARE LA GENTE!», ha scritto oggi il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet.
Quella «pacifica convivenza» con gli Stati Uniti auspicata da Mosca
Come accadeva durante la Guerra fredda. La Russia e gli Stati Uniti dovrebbero tornare a vivere un rapporto di «pacifica convivenza». Questo l’auspicio del Cremlino espresso dal Ministero degli Affari esteri di Mosca che, riferisce l’agenzia russa Interfax, ha rivolto un messaggio a Washington aprendo a un dialogo che sia rispettoso e sincero.
Zelensky, stoccata all’Occidente per le «promesse» non mantenute
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato le «promesse» non mantenute dagli occidentali. «Stiamo ascoltando promesse da tredici giorni. Da tredici giorni ci è stato detto che avrebbero aiutato nei cieli, che ci sarebbero stati aerei, che ce li avrebbero consegnati», ha detto Zelensky in un video pubblicato su Telegram. «La responsabilità» di quello che sta accadendo in Ucraina «ricade anche su coloro che non sono stati in grado di prendere una decisione in Occidente per 13 giorni. Su coloro che non hanno messo in sicurezza i cieli ucraini dagli assassini russi», ha aggiunto. (fonte ats)
Le immagini della stazione centrale di Kiev, presa d’assalto da centinaia di famiglie in partenza. Una fuga per mettersi al sicuro. (video AFP)
Crimini di guerra, indaga la Procura generale tedesca
La procura generale tedesca ha aperto un fascicolo sul sospetto di crimini di guerra russi, commessi in Ucraina. Lo scrive il magazine der Spiegel, sul suo portale. Secondo Spiegel, si tratta un procedimento strutturale, che consente di raccogliere tutti gli indizi necessari per poi successivamente procedere contro singoli responsabili dei reati. (fonte ats)
Today the outflow of refugees from Ukraine reaches two million people.
Two million.
— Filippo Grandi (@FilippoGrandi) March 8, 2022
Due milioni di persone sono già scappate dall’Ucraina
La fuga dei cittadini ucraini prosegue e ha raggiunto la soglia simbolica dei due milioni. Lo ha reso noto in un breve tweet Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. «Oggi, l’evacuazione di rifugiati dall’Ucraina raggiunge i due milioni». E lo ribadisce: «Due milioni».
Zelensky: «Compromesso possibile su Donbass e Crimea»
«Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere»: lo ha detto alla ABC il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi alla Crimea e alle «pseudo Repubbliche» separatiste del Donbass. «Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione», ha sottolineato. (fonte ats)
AFP
Anche a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina e una delle più colpite dai bombardamenti, è stato aperto un corridoio per evacuare la popolazione civile.
Raid notturni su Sumy: 21 morti
I raid aerei russi che hanno bersagliato la regione di Sumy la scorsa notte – prima del cessate il fuoco di questa mattina, per consentire le evacuazioni – hanno provocato almeno 21 vittime. Ne danno notizia le autorità regionali.
L’ex presidente a Zelensky: «Metti da parte l’orgoglio e ferma lo spargimento di sangue»
«Ferma lo spargimento di sangue»: l’ex presidente filorusso dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, chiede all’attuale numero uno, Volodymir Zelensky, di «mettere da parte l’orgogliox e di fermare la guerra «ad ogni costo». L’appello è contenuto in una lettera pubblicata dai media russi, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. «Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un po’ paterno, a Zelensky», ha detto l’ex presidente. «Volodymir, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l’eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all’ultimo ucraino». (fonte ats)
Il pretesto delle presunte armi biologiche
A partire dagli ultimi giorni del mese di febbraio, i primi dell’invasione dell’Ucraina, è stato registrato un aumento delle accuse mosse da Mosca verso Kiev sul presunto sviluppo di armi nucleari e biologiche. Lo rileva l’intelligence britannica nell’ultimo aggiornamento pubblicato dal Ministero della Difesa del Regno Unito. Si tratta di «narrative di vecchia data», si legge nel tweet, ma «sono probabilmente amplificate» come «giustificazione retrospettiva» per l’invasione.
Evacuazioni in corso anche a Kiev
Oleksiy Kuleba, il governatore della regione di Kiev, ha confermato che dalle 8.30 sono iniziate le operazioni di evacuazione. All’agenzia Reuters, Kuleba ha dichiarato che 150 persone sono già state evacuate.
Ucciso il generale Vitaly Gerasimov?
L’intelligence militare di Kiev ha oggi dichiarato che le forze ucraine hanno ucciso un alto generale russo vicino alla città assediata di Kharkiv. Si tratta di Vitaly Gerasimov, vice-comandante della 41esima armata russa, che ha partecipato anche ai conflitti in Siria e Cecenia, oltre a ricevere una medaglia per l’intervento in Crimea. Se la notizia fosse confermata, sarebbe il secondo comandante russo a morire nell’invasione.
«La Russia ha perso più di 12’000 truppe»
Secondo le autorità ucraine, la Russia ha perso più di 12’000 soldati nell’invasione dell’Ucraina. Oltre a ciò, sono stati distrutti almeno 300 carri armati e 1’036 veicoli corazzati.
I civili stanno lasciando Sumy
È in corso l’evacuazione dalla città assediata di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, con una colonna di veicoli che si dirigerà per 175km fino a Poltava, nell’Ucraina centrale. Il cessate il fuoco, riporta la Bbc, dovrebbe durare dalle 09:00 fino alle 21:00 ora locale. La vice premier ucraina Irina Vereshchuk ha poi confermato che verranno evacuati anche studenti internazionali provenienti dall’India, dalla Cina e da altri paesi.
Zelensky: ci sarà la «guerra mondiale»
«Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale». È quanto ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un’intervista al programma World News Tonight dell’emittente ABC, accusando Putin di essere un «criminale di guerra». «Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti coloro che hanno dato gli ordini… sono tutti criminali di guerra» ha concluso. (Fonte ats ans)
Il primo corridoio umanitario sarà aperto a breve a Sumy
La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha parlato dell’evacuazione a Sumy, chiarendo che «è stato concordato che il primo convoglio partirà alle 10 del mattino (le 9 in Svizzera) dalla città di Sumy. Il convoglio sarà seguito dalla popolazione locale con veicoli personali»,ha detto in una dichiarazione televisiva, come riportato dal Guardian.
«La città è quasi in rovine», è fuga da Irpin (Keystone)
Negli ultimi due giorni si sono moltiplicate le immagini dei residenti in fuga dalla città di Irpin, a nord-ovest di Kiev, che è stata teatro di intensi bombardamenti. «È un disastro, la città è quasi in rovina, nel quartiere dove vivo è come se non ci fossero case che non siano state bombardate» ha detto una giovane madre all’emittente Sky News.
In corso un nuovo tentativo d’evacuazione
Dovrebbe essere scattato alle 9 (le 8 in Svizzera) il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l’evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy, secondo l’accordo siglato ieri dalle due parti. L’intesa è arrivata a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione ucraina e quella russa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto ribadito che non fugge: «Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra», ha detto accusando il nemico di usare “tattiche medievali” per punire gli ucraini. (Fonte ats ans)
Altri bombardamenti nella notte
Nonostante si parli di un «rallentamento» delle ostilità russe, nella notte sono state nuovamente bombardate varie città ucraine, ed è quindi anche aumentato il numero di civili morti. Lo ha riportato il Servizio statale di emergenzia ucraino (SES), come indicato dall’emittente Bbc. I missili hanno colpito ad esempio un deposito petrolifero a Zhyotymyr, a ovest di Kyiv, e aree residenziali a Sumy, a Mykolaiv e a Kharkiv.
La richiesta dell’ONU: «Garantite un passaggio sicuro»
L’alto funzionario delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha invitato l’Ucraina e la Russia a garantire un passaggio sicuro per i civili in fuga dai combattimenti e per la consegna degli aiuti umanitari. Seppur l’ONU e i suoi partner abbiano infatti fornito cibo a centinaia di migliaia di persone, la situazione dei bombardamenti ha reso difficile raggiungere alcune aree. La dichiarazione arriva mentre entrambe le parti continuano ad accusarsi a vicenda: l’ambasciatore ucraino all’Onu ha accusato i russi di aver «bombardato i corridoi umanitari», bloccando la fuga dei civili, mentre l’ambasciatore russo all’Onu ha negato le accuse, rimbalzandole agli ucraini. In ogni caso, è previsto in mattinata un ulteriore tentativo.
Putin: «Non invierò in Ucraina i militari di leva né i riservisti»
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che non invierà in Ucraina i militari di leva né i riservisti. Questo anche poiché i «soldati professionisti» stanno raggiungendo «gli obiettivi prefissati» da Mosca. «Sono sicuro che stiano garantendo la sicurezza e la pace per il popolo russo in modo efficace», ha aggiunto Putin in un discorso televisivo trasmesso in occasione della Festa della Donna. (Fonte ats ans)
«Colpito un altro sito pericoloso»
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha comunicato che è stato colpito un altro sito pericoloso, dopo la notte di terrore mondiale per l’incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhya: un impianto di ricerca che produce radioisotopi per la medicina nucleare è stato danneggiato dai bombardamenti russi vicino a Kharkiv, ha fatto sapere il segretario generale dell’agenzia, Rafael Grossi, che ha però precisato che non ci sono fughe di materiali radioattivi. (ats)
Putin trema, ma attacca
Dopo le importanti sanzioni finanziarie messe in atto dai Paesi occidentali, la Russia è a rischio bancarotta. Il Cremlino minaccia però ora di bloccare le forniture di gas all’Europa, avvertendo che il prezzo del petrolio potrebbe salire a 300 dollari al barile.
A macchia d’olio
«Noi saremo i primi. Voi i secondi. Più questa bestia mangerà, e più ne vorrà». È quanto dichiarato da Volodymyr Zelensky durante un’intervista rilasciata ieri sera all’emittente ABC. Il premier ucraino ha avvertito i Paesi occidentali che la guerra uscirà dai confini ucraini, impattando il resto del mondo. E ha affermato che il presidente statunitense Joe Biden potrebbe fare di più per fermare il conflitto. Nel frattempo il Pentagono ha annunciato che nella notte c’è stata una diminuzione della violenza sul terreno. Più di dieci persone sarebbero però decedute nei bombardamenti sulla città nord-orientale di Sumy.
keystone-sda.ch / STF (ROMAN PILIPEY)
Nuove speranze per i corridoi umanitari, con il cessate il fuoco annunciato per martedì mattina.