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Strage di Nashville, «killer risentita dall’aver frequentato una scuola cristiana»
Prime ipotesi sul movente che ha armato la mano di Audrey Elizabeth Hale: «Si identificava come transgender». Lasciato un manifesto.
Strage di Nashville, «killer risentita dall’aver frequentato una scuola cristiana»
Prime ipotesi sul movente che ha armato la mano di Audrey Elizabeth Hale: «Si identificava come transgender». Lasciato un manifesto.
NASHVILLE – La killer entrata ieri nella Covenant School di Nashville, in Tennessee, dove ha ucciso tre adulti e tre bambini, ha lasciato un manifesto e ha compiuto un atto mirato. Lo afferma la polizia. La donna, un’ex alunna di 28 anni senza precedenti penali, è stata identificata come Audrey Elizabeth Hale.
Quest’ultima si identificava come transgender, ha reso noto la polizia, la quale non esclude che ciò possa aver giocato un ruolo nella sparatoria. «Al momento è una delle teorie ma ne parleremo più avanti», afferma il capo della polizia di Nashville, senza sbilanciarsi neanche sui contenuti del manifesto lasciato dalla donna. Gli inquirenti affermano inoltre che la killer era «risentita» dall’aver dovuto frequentare una scuola cristiana.
La polizia ha anche identificato le sei vittime, si tratta di tre bambini di nove anni e di tre adulti di 60 e 61 anni.
La 28enne, che è entrata nella scuola aprendo una delle porte laterali a colpi di arma da fuoco, ha compiuto un atto mirato messo a punto dopo aver sorvegliato e studiato nel dettaglio le piantine e le mappe della scuola. Almeno due delle armi usate sono state ottenute legalmente, riportano i media americani. La 28enne aveva con sé due fucili d’assalto e una pistola. La polizia ha riferito di aver sentito il padre della killer.
Sempre stando alla polizia la donna aveva considerato almeno un’altra scuola come possibile bersaglio del suo attacco, ma aveva alla fine optato per quella privata cristiana di Covenant perché aveva meno sicurezza.
La Hale si è laureata lo scorso anno al Nossi College of Art e, secondo il suo profilo LinkedIn, era una grafica che disegnava loghi per aziende. I vicini di casa la descrivono come «una ragazza molto dolce», «normale, forse un po’ troppo tranquilla». «Penso che i genitori di Audrey siano scioccati come tutti noi nel vicinato. Non c’è nulla che mi avrebbe mai portato a pensare che sarebbe stata capace di un gesto simile o che lei o la sua famiglia avessero avuto accesso a una pistola», ha raccontato il vicino Sean Brashears ad alcuni media americani.