Soho House apre a Stoccolma in una chiesa sconsacrata

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Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.www.danaozollapa.com

Fra le volte e le vetrate di una chiesa sconsacrata, apre la nuova sede di Soho House a Stoccolma. Dove il design scandinavo incontra le suggestioni italiane.

Maestosa e ricercata, solenne e senza tempo: è la nuova Soho House Stockholm, la seconda sede del famoso club che ha da poco aperto i battenti in Scandinavia. E per questa new entry, il brand lanciato nel 1995 da Nick Jones ha scelto Majorsgatan, una delle location più suggestive della capitale svedese, non lontano da Nybrogatan, celebre strada alla moda che ospita – lungo i suoi mille metri – svariati ristoranti, caffè e negozi.

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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Soho House Stockholm sorge nel distretto di Östermalm, nientemeno che in una chiesa metodista sconsacrata. E non si può non rimanere colpiti da questo edificio carico di storia, con i suoi alti soffitti a volta e l’imponente presenza di un organo ancora funzionante. La nuova “house” mantiene le preesistenze architettoniche di questa struttura edificata nel 1894, a partire dalla colonne, i dettagli dipinti su pietra e le splendide vetrate. Su una superficie di 1.430 metri quadrati, Soho House Stockholm ospita, al primo piano, un ampio spazio per i soci dove mangiare, bere, rilassarsi. Al piano inferiore, invece, la Biblioteca è ispirata a un salotto svedese. Il Club Cecconi’s – cui si accede da un cortile interno immerso in una vegetazione lussureggiante -, regala ai visitatori e ai loro ospiti un menu di specialità italiane preparate con pasta fresca fatta a mano e un immancabile tocco scandinavo.

Molto più di un semplice club

Dalla strada, grazie a una scala elicoidale rivestita in radica, si accede alla reception e al club vero e proprio. Siamo nello spazio centrale della chiesa, dominata da un imponente lampadario a quattro livelli, in lino, sospeso al soffitto. Progettato dalla designer svedese Sofia Olsson e dalla designer americana (con base a Copenaghen) Cassandra Bradfield, quest’opera è stata creata appositamente per Soho House Stockholm. Collegato al piano del club tramite un’elegante scala a spirale, il mezzanino è pensato per offrire un’atmosfera intima in cui lavorare o – perché no? – leggere semplicemente un giornale.

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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Club Cecconi’s, un tocco italiano

Il Club Cecconi’s è noto per alcune prelibatezze come il vitello tonnato, la cacio e pepe e gli spaghetti all’astice, oltre ad altri piatti d’ispirazione svedese come i ravioli e le pappardelle al cinghiale.

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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In tutti gli spazi della House, è possibile sorseggiare una selezione di cocktail classici come il Picante De La Casa e l’Eastern Standard, così come alcuni esclusivi drink, tra cui il Twisted Espresso, rivisitazione più cremosa e intensa dell’Espresso Martini, una bevanda che ha conquistato gli amanti del caffè della capitale svedese.A piano terra trova spazio l’House Studio. Le pareti e il soffitto sono decorati con tessuti stampati creati ad hoc per questa zona, mentre le poltrone girevoli Soho Home Garret sono rivestite in bouclé per garantire il massimo comfort.

La terrazza

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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Il cortile è circondato da piante a traliccio per consentire agli associati di frequentare la terrazza tutto l’anno. Grazie alla presenza di divanetti e morbide sedute, hanno la possibilità di degustare le specialità del Club Cecconi’s e rilassarsi in una delle numerose aree lounge. Il cortile è impreziosito da lampadari pendenti in vetro marmorizzato e punteggiato da applique ispirate al design nordico. La palette, caratterizzata da tonalità tenui giocate sul rosa perla, è completata da vivaci tinte foglia di tè. Le sedute sono rivestite con tessuto stampato disegnato per la Soho House da Trine Tronhjem e Liv Rømer, designer danesi specializzate in creazioni di questo genere.

Soho House Stockholm, dove l’arte è di casa

La collezione comprende oltre 70 opere realizzate da artisti nati o cresciuti in Svezia, con un’alta percentuale di artisti residenti a Stoccolma. Tra i più affermati ci sono Ranga Bley, Carsten Höller, Anna Bjerger, Annika Elisabeth von Hausswolff, Paul Fägerskiöld, Charlotte Johannesson, Linda Hofvander, Andreas Eriksson, Lotta Antonsson, Nathalie Djurberg e Hans Berg.

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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Al loro fianco, trovano spazio alcuni talenti emergenti come Afrang Nordlöf Malekian, Anna Choutova, Elina Birkehag, Joséphine Kamoun Johansson, Judit Kristensen e Julia de RuvoLa collezione gioca con lo spazio e sconvolge gli stereotipi legati all’arte esposta in un luogo sacro. Una serie di piccoli lavori accompagna il passaggio lungo tutte le scale della House, mentre dal soffitto principale della chiesa fa capolino una grande installazione di Bella Rune: alta tre metri, l’opera è realizzata in mohair di seta tinto con Kool-Aid.

Gli interni: colore, materia e fantasia

Ogni colore degli interni è stato scelto con la massima cura per trovare l’abbinamento ideale con le tonalità rosse, gialle, verdi, blu e viola delle vetrate della chiesa, che si riverberano in tutti gli spazi del club. La palette si ispira alle tonalità stagionali di Stoccolma, espressive e profonde, che vengono enfatizzate dalle creazioni degli svedesi Josef Frank e Cathy Nordström e dei danesi Nina Bruun e Tronhjem Rømer.

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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Nella parte centrale, stile e forma degli arredi sono influenzati dai temi classici scandinavi. I tavolini in marmo cloudy green e l’arredamento in legno si integrano con le tonalità dei tessuti e gli elementi architettonici, mentre i piani dei tavolini sono caratterizzati dalla brillantezza intensa del Granite Patagonia e del Rosso Luana. Al centro della sala, due divani dalle forme rotondeggianti, rivestiti in cotone misto lana, si rispecchiano l’uno nell’altro attorno a un tavolino in marmo realizzato su misura. I mobili e l’illuminazione vintage, creati da designer provenienti da tutta la Scandinavia, come Hans Bergström, Hans J. Wegner e Jac van den Bosch, caratterizzano ogni angolo della Soho House Stockholm. Come le lampade, decorate con tessuti e paralumi pieghettati di ispirazione svedese.

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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I pavimenti sono in legno di pino, abbinati alla pavimentazione originale dell’edificio sacro. Nel tranquillo mezzanino ritroviamo le poltrone rivestite con uno dei tessuti iconici di Josef Frank, Barranquilla. La biblioteca, al piano inferiore, è il luogo più appartato: spiccano la pannellatura originale in legno e le sfarzose tende color senape. Le poltrone, con poggiatesta laterali e un ricco divano arancione incassato all’interno dei pannelli delle pareti, sono appena illuminati da lampadari in vetro fumé. I tavolini, in radica decorata, sono impreziositi da marmo Verde Luana, storica pietra di estrazione apuana e versiliese.

Soho House Stockholm. Photo courtesy Soho House.

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Elemento di spicco il bar, con pannelli frontali laccati a formare una sorta di scacchiera contemporanea a blocchi di colore con il piano in ottone massiccio. Il Club Cecconi’s è caratterizzato da un pavimento a mosaico. L’iconica sedia Cecconi’s è rivestita con un tessuto a righe verdi e bordeaux del produttore scandinavo Kjellerup, completata da sgabelli rossi allineati di fronte al bancone con un piano in marmo di Carrara e pannello frontale in legno smerlato. Con questa apertura, Soho House, che intende raggiungere l’ambizioso traguardo di 86 club entro il 2027, aggiunge un nuovo prestigioso landmark alla città di Stoccolma. Uno dei più originali e insoliti fra quelli sparsi in ogni angolo del mondo.

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