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Prosegue la mancanza d’acqua per il Po

I livelli del fiume fanno pensare alla stagione estiva e non all’autunno. Male anche i grandi laghi del Nord Italia

PAVIA – Nonostante il mese di novembre sia quasi alle porte, il fiume Po è rimasto ai livelli estivi. Il lungo serpentone d’acqua che nasce sul Monviso è ancora 2,3 metri al di sotto rispetto allo zero idrometrico, stando ad uno studio della Coldiretti effettuato all’altezza di Ponte della Becca, in provincia di Pavia, dove confluisce il fiume Ticino. Le rive di gran parte del corso d’acqua sono infatti ancora caratterizzate da spiaggette.

Anche il cuneo salino (il tratto di acque marine che risale il fiume) presenta dei livelli tipicamente estivi. Attualmente misura circa 20 chilometri, quando in questo periodo dovrebbe essere praticamente nullo (questa estate erano stati raggiunti i 40 chilometri)

Oltre al caldo anomalo per la stagione, anche le piogge sono risultate inferiori di un terzo rispetto alla media nei primi nove mesi dell’anno. 

A soffrire in modo particolare è l’agricoltura. Gli imprenditori agricoli sono costretti ad intervenire con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, che in questo periodo riguardano la semina del grano, i kiwi prossimi alla raccolta, il radicchio e il carciofo, ricorda la Coldiretti. Il caldo rischia anche di far ripartire la fioritura, con il pericolo di esporre le piante ai danni di un successivo abbassamento delle temperature. 

Una situazione che non ha risparmiato nemmeno i grandi laghi del Nord Italia, con il Garda che è pieno solo al 23%, l’Iseo al 26%, il Maggiore raggiunge il 56%, mentre quello di Como è riuscito a riempirsi fino al 72%. Particolarmente colpita dalla siccità rimane la zona del Nord Est, dal Friuli Venezia Giulia al Veneto. 

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