Se vivete in un piccolo spazio e volete dare un tocco di personalità, potete ispirarvi agli anni ’70. Da qualche anno infatti è tornata la fascinazione per gli eclettici Seventies. Colorato e selvaggio, questo decennio incarna perfettamente lo spirito dei nostri tempi: desideriamo una casa che ci accolga, ma che riesca anche a stupirci ogni giorno. Si tratta di un’estetica futuristica, che rievoca un’epoca di rivoluzioni sociali, di grandi novità sulla scena musicale e risveglio della coscienza politica, con un grande impatto sull’interior design.
Il leitmotiv di questa tendenza è chiaramente il colore, in tutta la sua massima espressione. Ma non dimentichiamo di completare gli ambienti con accessori e dettagli cromati, pensati per illuminare le superfici in legno o i rivestimenti in velluto, un’altra costante degli anni ’70.
Il dettaglio extra? Le stampe optical e astratte da appendere alle pareti. Non c’è una sola palette di riferimento, ma l’ideale è combinare colori accesi con i toni rétro dell’arancio, del marrone, del verde e del ciclamino. I dettagli must per questo stile sono i tessuti bouclé, da usare liberamente per divani, poltrone, cuscini e pouf. Se dovessimo scegliere il complemento d’arredo simbolo, non avremmo però alcun dubbio: i tappeti. Bianchi o colorati, ti aiuteranno a dare carattere al living. Ma come adattare questo stile ai piccoli spazi?
Osate con il colore, meglio se riflettente
L’interior designer Roberto Palomba, dello studio Palomba Serafini Associati, sa bene come ricreare un’atmosfera nello spirito dell’epoca in uno spazio ridotto. «Se siete attratti dallo stile Seventies ci sono piccoli trucchi per rievocare questo mood senza necessariamente ricostruire una scenografia», afferma. «Il linguaggio è sicuramente pop grazie a scelte cromatiche decise e colori contrastanti. Ricordiamo che gli anni ’70 hanno ereditano una rivoluzione culturale e formale, che hanno portato allo stravolgimento del modo di vivere l’italian design. Dalla palette dei colori potrete quindi scegliere un mix di colori caldi e freddi che potranno ispirarvi: i rossi, gli aranci, i verdi, gli azzurri e i gialli. Per uno spazio piccolo suggeriamo di selezionare colori luminosi e riflettenti che daranno l’illusione ottica di far sembrare più grande la stanza».
Dite sì alla carta da parati, ma solo su una parete
Cercate il pezzo iconico che arreda l’ambiente
«Se non avete ereditato pezzi originali dalla nonna potete selezionare arredi dell’epoca in mercatini vintage o anche online. Inoltre, oggi molte aziende stanno rieditando arredi storici di quegli anni. Tra questi ricordiamo: la lampada Sonora di Oluce, disegnata da Magistretti, e la Tubechair di Flexform, progettata da Joe Colombo. La selezione di qualche pezzo iconico anche in un ambiente ridotto garantirà personalità allo scenario domestico», continua Palomba.
Alternate il bianco e nero: il design optical è un evergreen di carattere
Puntate sull’effetto moquette
«La moquette con grafiche geometriche è un ingrediente prezioso per ricordare l’epoca anni ’70», sottolinea l’interior designer Daniele Daminelli. «Oggi può essere sostituita da tappeti colorati, che contribuiscono a definire meglio uno spazio di piccole dimensioni. Si tratta di un elemento che cambia la percezione dello spazio, dando vita a un perfetto equilibrio cromatico e di stile».
Scegliete le forme morbide
«Lo spazio assume un carattere funzionale e conviviale», prosegue Daminelli. Si suggeriscono arredi dalle forme morbide e non convenzionali, capaci di trasferire un senso di comfort. Spazio quindi a divani in velluto, pouf e sedie imbottite. Particolarmente popolari sono le composizioni modulari, che spesso vengono realizzate mixando materiali diversi tra loro, come legno e vetro o plastica. Immancabile un tavolino da caffè, meglio se in metallo e vetro.
Il segreto è la luce diffusa
«La luce gioca una funzione chiave nel progetto. È importante saper giocare con un’illuminazione funzionale e confortevole, in grado di dare la sensazione visiva di ampiezza ad un ambiente piccolo», conclude Daminelli. «La prima regola è di utilizzare luci diffuse da terra e applique, capaci di rendere i confini meno netti e creare un’atmosfera più onirica. Così, giochi di luce e ombra rievocano un’atmosfera di contrasti, tipica degli anni ’70».