22m2: giocare con i materiali
Piccoli spazi per studenti. In rue de la Bûcherie, che la Senna separa dalla cattedrale di Notre-Dame, c’è un piccolo monolocale di 22 mq che i proprietari desideravano ristrutturare per ospitare giovani americani che vengono a studiare a Parigi. “questo spazio molto piccolo e disadorno, senza qualità, con soffitti alti e una piccola terrazza, aveva bisogno di essere iper-ottimizzato per renderlo confortevole”, afferma l’architetto Pauline Borgia di Atelier Steve. Il cui obbiettivo quindi è stato quello di ricavare una cucina e un bagno accoglienti, uno studio, una libreria, uno spogliatoio e molti armadi, massimizzando lo spazio grazie a una serie di elementi su misura e dettagli arrotondati che facilitano la circolazione fra gli ambienti. E dal momento che la pianta a L dava poco margine di azione – Atelier Steve ha giocato con i materiali, che sono tre: pareti bianche e rovere nella zona giorno, cemento verde per il pavimento del corridoio, che conduce nel bagno (che presenta dettagli in rovere) e prosegue fino in cucina, dove è abbinato al rovere di armadi e arredi, ma questa volta in una tonalità più scura color noce. Lo stesso materiale quindi “passa” da una stanza all’altra, con una nuova texture o un tono diverso in ogni ambiente. Lo scopo è quello di creare una diversità di volumi e materiali, che conferiscono all’appartamento una ricchezza estetica che prima non aveva. “Quando gli spazi sono più grandi, cerchiamo di mantenere una coesione, di non utilizzare troppi materiali; qui è il contrario, lo spazio è piccolo, ma resta sempre una sorta di collegamento fra un ambiente e l’altro”.
Ecco la casa nel dettaglio.
16m2: uno spazio super ottimizzato
Da quella che era una tipica chambre de bonne parigina a Saint-Germain-des-Prés con pavimenti in piastrelle, abbaini, partizioni strette e spigolose, Julien Pradignac, fondatore dello studio PA, ha ricavato una camera da letto, una piccola cucina e un bagno con doccia. Lo spazio doveva ospitare la camera da letto della figlia più grande, una studentessa, per essere più autonoma per potersi concentrare meglio sugli studi. Ma poi è diventato uno spazio abitativo extra rispetto a quello in cui abita con i genitori. Sedici metri quadrati sono pochi, e non sono sufficienti per ospitare tutte le funzioni di un piccolo monolocale. Ma qui non manca nulla.
A questo scopo, gli architetti hanno confrontato la geometria curva della pianta originale con le linee rette dei tre mobili principali realizzati su misura. Il primo mobile, di fronte all’ingresso, segue la curva della tromba delle scale e integra la cucina, sviluppata soprattutto come piano di lavoro, sotto il quale sono stati collocati gli elementi classici: un frigorifero, un piccolo serbatoio d’acqua calda, un piano cottura portatile e il lavello, che scompare una volta chiuso il coperchio su misura. Il secondo mobile, che è un’estensione della cucina, è la zona studio che comprende una parete in legno con libreria, armadi e letto a scomparsa, da aprire e chiudere a seconda del momento della giornata. È il vero capolavoro del progetto, con il suo mobile contenitore che funge da testata e gli spazi smart per riporre piumoni e vestiti.
I mobili e la loro collocazione sono atipici, come la doccia esagonale e il lavabo triangolare. Di fronte alla cucina, questo terzo mobile completa tutte le funzionalità dell’appartamento e integra l’unica porta dello spazio, una parete scorrevole integrata tra la doccia e il lavandino triangolare che permette di isolare lavabo e toilette.
Ecco la casa nel dettaglio.
25m2: la camera da letto rialzata integrata nel living
Si trova in un ex convento, questo piccolo appartamento sulla Butte Montmartre, molto luminoso, anche se è al secondo piano. Basta aprire una porta e ci si trova in un giardino. Per quello che doveva diventare un pied-à-terre per i genitori e un appartamento per la figlia studentessa, l’architetto Céline Boclaud di Boclaud Architectur ha semplificato la pianta molto frammentata unendo i bagni e collocando la cucina nella stanza principale per creare un vero e proprio spazio giorno. La camera da letto è stata installata nella zona giorno, dietro una grande parete in vetro con cornice scura per beneficiare della luce che penetra dalle due finestre del living. La camera da letto è rialzata per delimitare lo spazio e creare un po’ di altezza per non perdere la vista rilassante sull’esterno. Sotto il letto è stata creata una cassapanca per avere più spazio per riporre gli oggetti e che, aprendosi sul lato del soggiorno, armonizza con gli arredi in cemento cerato.
Ecco la casa nel dettaglio.
46m2: una circolazione ripensata
Dopo una carriera nell’editoria, Isabelle Heilmann ha fondato il suo studio di architettura, Épicène. Per un futuro studente d’arte, ha ristrutturato completamente questo appartamento di 46 metri quadrati, situato in Boulevard Voltaire, ripensando la sua circolazione dalla A alla Z. Ha ridotto la superficie del blocco “tecnico”, che comprende il bagno e i servizi igienici, per ospitare la cucina, la cui isola centrale si ispira al movimento Memphis, di cui sono caratteristiche le piastrelle bianche con fughe color terracotta. La porta nascosta del bagno è ingentilita dal disegno di un arco grigio. Da qui, l’appartamento si estende verso il soggiorno e la camera da letto, sulla sinistra, e verso la sala da pranzo, a destra. Nella camera da letto e nel soggiorno, l’interior designer ha immaginato panche in compensato impiallacciato di faggio lungo le finestre, tra le mensole da lei progettate, che nascondono i termosifoni e danno facile accesso al cortile. La camera da letto è ricca di idee intelligenti, come gli armadi che incorniciano il letto come un’alcova e le mensole che si estendono sotto la finestra fino ad arrivare a una panca che dà anche accesso all’esterno.
Articolo pubblicato su AD Francia, adattato da Paola Corazza.