In anteprima le case (e molto altro) che vedrete su AD di maggio

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AD di maggio: tutte le anteprime

Sostenibilità e alto artigianato. Sul numero di AD di maggio si parla di progetti lungimiranti e sostenibili che, concretamente, difendono la natura e le più raffinate tradizioni artigiane. A partire da Diébédo Francis Kéré, Pritzker Prize per la sua visione afro-futurista dell’architettura e da Nicolò Castellini Baldissera, con la sua collezione di carte da parati artistiche. 

Il Portaluppi’s Herbarium di Nicolò Csstellini Baldissera. Foto Max Pescio

Max Pescio

Ognuna delle case del numero ha questa doppia cifra: quella dell’alto artigianato e quella del basso o zero impatto. Come a Città del Capo, dove il recupero degli ambienti di una vecchia banca è avvenuto valorizzando ciò che c’era e le tecniche costruttive locali. 

Mutual Heights a Città del Capo. Nella galleria adiacente alla Assembly Room, il disegno sui pavimenti di marmo è stato ideato dagli architetti di Urbain McGee con Atelier Interiors, e ispirato  alla forma delle finestre. L’opera a parete è di Morné Visagie, realizzata con la stagnola delle bottiglie di vino. I lampadari sono stati creati assemblando dischi di vetro e parti di vecchie lampade ritrovate nel seminterrato. Foto Greg Cox

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