Decine di coloni israeliani hanno attaccato le città palestinesi nel nord della Cisgiordania occupata, dopo che un uomo armato aveva ucciso due israeliani. Secondo il ministero della Salute palestinese, durante gli attacchi, un uomo palestinese è stato ucciso e almeno altri cento sono rimasti feriti. Sono state inoltre incendiate centinaia di auto e decine di case. Le violenze maggiori si sono verificate a Hawara, circa 6 chilometri a sud di Nablus. Il leader palestinese Mahmoud Abbas ha accusato il governo israeliano condannando «gli atti terroristici compiuti dai coloni sotto la protezione delle forze di occupazione israeliane».
Israeli settlers burn Palestinian homes and vehicles in the West Bank town of Hawara pic.twitter.com/R46GasR5Lw
— Palestine Highlights (@PalHighlight) February 27, 2023
Gli attacchi si sono verificati poco dopo che il governo israeliano e l’Autorità palestinese, l’organismo politico di governo della Palestina (che controlla tuttavia soltanto parte del territorio della Cisgiordania), avevano annunciato congiuntamente di volersi impegnare per contenere le violenze sul territorio, che negli ultimi mesi si sono intensificate. I colloqui si erano tenuti in Giordania con la mediazione di funzionari statunitensi ed egiziani, e secondo un comunicato prevedevano l’impegno a ridurre le tensioni per raggiungere una pace «giusta e duratura».
Incendi di auto e case a Hawara, vicino a Nablus, in Cisgiordania, 27 febbraio 2023 (AP Photo/Majdi Mohammed)