È morto il giornalista Giorgio Torelli

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Redazione 08 aprile 2023 16:54

È morto a 95 anni Giorgio Torelli. Giornalista, è stato tra i fondatori de Il Giornale insieme a Indro Montanelli. Cronista e scrittore, sempre “a caccia di buone notizie” – come amava definirsi –  con una vita professionale dedicata a raccontare le storie dei grandi protagonisti e delle persone più semplici, quasi a comporre un personalissimo ‘piccolo Vangelo’ scritto in punta di penna da un uomo di fede. Torelli se n’è andato nella sua casa di Milano giovedì 6 aprile, ma solo oggi la famiglia ha diffuso la notizia. 

Nato a Parma il 26 febbraio 1928, dopo gli studi al liceo classico Romagnosi di Parma, nel 1954 Torelli ha lasciato l’università al quinto anno di medicina per fare il giornalista a tempo pieno. Dopo soli tre mesi alla Gazzetta di Parma, si è trasferito a Milano, dove, in 40 anni di carriera, ha fatto l’inviato speciale per sette quotidiani e cinque settimanali, tra i quali Candido (dal 1958 al 1961), diretto da Giovanni Guareschi, Grazia ed Epoca (dal 1971 al 1974).

Nel 1974 Torelli è stato, con Indro Montanelli, tra i fondatori del Giornale, di cui fu inviato. Sul quotidiano tenne per alcuni anni una fortunata rubrica, Cosa nostra (il titolo, volutamente allusivo, fu scelto dallo stesso Montanelli, con gli articoli scritto tra il 1975 e il ’79 raccolti in volume da Rusconi), che uscì ogni martedì, giovedì e domenica. Successivamente ha tenuto rubriche come opinionista sui quotidiani Avvenire e Il Giorno. Dal 2012 collaborava stabilmente con la Gazzetta di Parma, alternando alla produzione consueta anche articoli scritti integralmente in dialetto parmigiano. Alla fine del 2013, quaranta di questi articoli sono stati raccolti in volume dalla Gazzetta di Parma, sotto il titolo “Eravamo una piccola città”.

Giorgio Torelli è autore di una trentina di libri, tre dei quali dedicati all’imprenditore Marcello Candia, che si fece missionario laico in Brasile: “Da ricco che era. La frontiera del dottor Candia sul Rio Delle Amazzoni” (Nuova Editoriale, 1979), “Luoghi della speranza. Il Brasile di Marcello Candia” (Silvana, 1992) e “Marcello Candia, che straordinaria persona” (Àncora, 2006). Tra i suoi volumi: “Il Padreterno e Montanelli” (Àncora, 2006), “La luna nell’oblò. Sto volando di notte e la memoria si mette a raccontare” (Àncora, 2007), “I baffi di Guareschi. Ritratto a mano libera dell’inventore di Don Camillo” (Àncora, 2008), “Sul cappello che noi portiamo. Perché gli italiani amano gli Alpini” (Àncora, 2010), “Dal nostro inviato speciale nel presepio. Interviste esclusive” (Àncora, 2011).

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