È la prima volta che lo scrittore posta un ritratto. Un’eccezione obbligatoria, ha detto.

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Un’eccezione dovuta. Sentita. Necessaria. Per la prima volta Stephen King ha condiviso su Twitter una sua foto. Con un obiettivo ben preciso: schierarsi a favore dell’Ucraina e dire no alla guerra.

Stephen King e la sua foto su Twitter

Non si tratta di uno scatto qualunque. In posa davanti alla libreria di casa nella classica uniforme jeans-berretto da baseball, lo scrittore indossa anche una t-shirt con uno slogan inequivocabile (in gialla e azzurroi): “I stand with Ukraine” (“Io sto con l’Ucraina”). È anche la prima foto di Stephen King sui social, nel senso di foto postata da lui. «Di solito non pubblico foto di me stesso, ma oggi è un’eccezione», ha scritto, e l’eccezione a cui si riferisce è ovviamente l’attacco della Russia all’Ucraina.

I tweet su Putin

Con 6,6 milioni di follower, King parla di tutto sui social: dai libri ai film, alla politica. Ma dall’inizio dell’invasione ucraina la guerra è diventato l’argomento principale. Che comprende anche molte frecciatine al presidente russo: «Per la prima volta in una lunga e famigerata carriera, Putin sembra stupido. Deve essere uno shock per lui».

Oppure condivide gli status di altri intellettuali, pensatori e scrittori impegnati a manifestare, come Margaret Atwood per le strade di Toronto con la bandiera ucraina.

Dalla parte del più piccolo

La sua posizione sul conflitto russo-ucraino è dunque chiara, e altrove suona come interventista. «Quello che la maggior parte di noi ha imparato da bambini al parco giochi: non stai a guardare mentre un ragazzo grande picchia un bambino», è un tweet che lascia pochi dubbi.

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«Potresti prendere un pugno o due – continua King –, facendo fermare il ragazzo grande, ma questa è la cosa giusta da fare».

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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