La buona notizia è arrivata: dopo i terribili mesi del lockdown e dell’emergenza sanitaria, finalmente il settore della ristorazione in Italia è ripartito.
L’amore per la convivialità e la gioia di poter condividere un pasto con amici e parenti al ristorante ha ripreso vigore non appena si sono potute riprendere le abitudini della vita quotidiana.
Il dato ancora più interessante riguarda un altro grande amore degli italiani: il vino.
Il 2021 ha portato con sé una ripresa del mercato del vino, con un particolare incremento del consumo di bottiglie classificate come premium e super premium.
A certificarlo, i dati presentati dall’Ufficio Studi di Fipe Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, nell’ambito della Milano Wine Week.
I vini pregiati sono i più scelti dagli italiani al ristorante
l’analisi Mediobanca sulle società vitivinicole evidenzia che le vendite di vini premium sono cresciute del 14,5% in valore assoluto, i super premium addirittura del 24,5%, gli ultra premium del 32,7% e gli icon (bottiglie dal costo per il ristoratore superiore ai 50 euro) del 33,2%.
Insomma, passata la grande paura del Covid-19, gli italiani hanno ricominciato ad andare al ristorante e scelgono sempre di più di accompagnare le loro pietanze con bottiglie di alta qualità.
Non può mancare però un “rovescio della medaglia”: la quasi totalità dei ristoratori (il 98% del campione), ha registrato un aumento dei prezzi di acquisto del vino, che si attesta intorno al 12% in più.
Le conseguenze sono semplici da immaginare: oltre la metà dei ristoratori ha scelto di diminuire i quantitativi di vino acquistati, mentre altri hanno scelto di limitare le etichette da proporre in carta sulla base della regione di provenienza e della territorialità.
Se gli italiani hanno riscoperto il piacere del “calice di lusso”, sembrano anche sempre più attenti a degustare vini che possano rappresentare il territorio che stanno visitando ed assaporando.