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A casa di Valentina Ciuffi 

Studiosa di semiotica (ex allieva di Umberto Eco) con una tesi sugli spazi abbandonati e su come possano essere riconvertiti in hub d’arte, la curatrice e direttrice creativa Valentina Ciuffi non se ne è più andata dall’area intorno al Bar Basso (tra Porta Venezia e Città Studi) da quando è arrivata nella sua amata Milano nel 2007. «È una zona importante per designer e artisti, e posso andare in bicicletta allo studio», dice. È proprio alla sua formazione legata ai segni che la fondatrice dello Studio Vedèt deve la sua inclinazione a un’estetica improntata alla collaborazione. «Oltre a tutto quello che faccio adesso», dice, «sono stata a lungo giornalista e continuo a scrivere. Questo influenza il mio modo di capire e di intervenire negli spazi».

Valentina Ciuffi con il suo compagno Andrew Haug, anche lui direttore creativo. Divano verde su misura da parete a parete disegnato da Andrew Haug, tavolo in marmo di Nick Ross per Bloc Studios e coperta della collezione Entwine di Maria Jeglinska per Trame.

Con un Dna multidisciplinare come il suo, si potrebbe immaginare che viva in una specie di museo. Niente di più lontano dalla verità, quella di Valentina Ciuffi è una casa semplice con soffitti alti ed esplosioni di colore che, nonostante il mix, riesce a mantenere l’atmosfera della Milano degli anni Novanta. «Nella mia famiglia c’è una lunga tradizione di accumulatori seriali e quindi penso di essere l’opposto. Cerco di trattenermi perché, anche se amo i miei cari, sono incapace di vivere in un posto sovraffollato che non mi lasci respirare».

Così la ristrutturazione di questo appartamento del 1930 è il risultato della visione congiunta della cerchia di artisti di cui si circonda Ciuffi, con l’intervento sul layout dell’amica e product designer Maddalena Casadei (AD 100/2022). «Sono ossessionata dagli edifici con una storia e quando sono entrata in questo sono stata davvero colpita da tutti i dettagli», dice Valentina. Sono stati i pavimenti in marmo rosa e verde a far pendere la bilancia e a conquistare il cuore (e l’occhio) della direttrice creativa. «Non ho mai visto niente di simile», ribadisce, «non solo le lastre sono colorate, ma persino le giunture con cui sono unite hanno quella tinta magica e quella forma irregolare. Sembrano un’opera d’arte».

Maschere tradizionali di Seminara. Ciotole della collezione Entwine di Maria Jeglinska per Trame, tavolo personalizzato in rosa e sedie Selene di Vico Magistretti per Artemide.

Casadei ha concepito uno spazio funzionale attraverso modifiche strutturali e disegni su misura. Il bagno, rinnovato negli anni ’50, conserva ancora il lavabo, il water e il bidet originali disegnati da Gio Ponti, completati da una vasca in marmo portoghese di Pietro Russo. Le ceramiche nelle stanze provengono dalla sua collaborazione con il marchio franco-marocchino Trame, e molti degli oggetti vintage provengono da Mauro Bracciali, orgoglioso proprietario della Carrozzeria900.

«Un altro mio grande amico», parte di quel groviglio che è, appunto, la cerchia di Valentina, «il designer e arredatore Nicolas Bellavance Lecompte (AD 100/2022), ha interagito con Casadei dando suggerimenti un po’ più folli, come la porta girevole che separa l’ingresso dalla zona notte o il piano cucina tutto in ottone».

Valentina Ciuffi attinge anche alcune delle opere preferite dalla sua piattaforma artistica itinerante Alcova, che ha fondato con Joseph Grima nel 2018, come la bella lampada Sainte di Lambert&Fils che corona il soggiorno o il tavolo in marmo di Nick Ross. Ma a ispirarla ci sono anche l’indispensabile Giovanni De Francesco, la cui visione è stata «fondamentale per il posizionamento dei mobili», e il suo compagno di vita, il direttore creativo Andrew Haug, l’architetto di molti dei dettagli finali che compongono lo spazio, come nel caso del divano verde con un’anima artigianale che presiede il soggiorno. «Sono molto determinata nel mio lavoro, ma mi piace l’idea di affidarmi un po’ alle persone che amo per il design del mio spazio vitale. Mi sento circondata da tutte le loro energie e capacità, che fluttuano intorno a me».