Lunedì una giudice del Maryland, negli Stati Uniti, ha annullato la condanna per omicidio decisa nel 2000 contro l’allora 17enne Adnan Syed, incriminato per avere ucciso la sua ex ragazza Hae Min Lee nel 1999 a Baltimora. La giudice ha accolto la richiesta della procuratrice di Baltimora Marilyn Mosby, che la settimana scorsa aveva chiesto proprio l’annullamento della condanna contro Syed e l’inizio di un nuovo processo. Alla procura sono stati dati 30 giorni di tempo per decidere se chiedere effettivamente o meno l’inizio di un nuovo processo: nel frattempo, Syed verrà scarcerato e messo agli arresti domiciliari.
Syed si è sempre dichiarato innocente, e negli ultimi anni – grazie soprattutto al lavoro degli autori di Serial, un podcast di giornalismo investigativo che nel 2014 raccontò la sua storia ottenendo enorme successo – erano emerse diverse irregolarità nell’indagine e nel processo che portò alla sua condanna. Per questo è da tempo che gli avvocati di Syed e gli attivisti che lo sostengono chiedono una revisione del processo. La procura di Baltimora, in particolare, aveva fatto sapere di aver riesaminato i fatti al centro del suo caso e di aver rivolto le proprie indagini verso altre due persone sospettate di aver ucciso Hae Min Lee nel 1999, e che sembra siano note alla polizia da allora (per ora non ne sono stati diffusi i nomi).