
Per quanto l’Ucraina sia grata all’Occidente per le sanzioni economiche imposte contro la Russia e degli aiuti che stanno arrivando mentre il conflitto va avanti, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’Europa si è data da fare “un po’ troppo tardi” per fermare l’invasione russa, perché le sanzioni a Mosca sarebbero dovute arrivare prima. Allo stesso modo, per il leader ucraino, anche il gasdotto Nord Stream 2 che collega Mosca a Berlino sarebbe dovuto essere bloccato prima rispetto a quanto avvenuto.
“Avete applicato sanzioni, vi siamo grati. Questi sono passi importanti, ma è stato tardi”, ha detto Zelensky che ieri ha parlato anche al Consiglio europeo. Secondo il presidente ucraino, “c’era una possibilità” se fossero state varate sanzioni preventive, nel senso che forse la Russia non sarebbe entrata in guerra.
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Ue: “Pronti a nuove sanzioni contro Mosca”
Intanto l’Unione europea si è detta pronta “pronta a chiudere scappatoie, a contrastare possibili manovre evasive e a imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità” della Russia “di continuare l’aggressione” all’Ucraina.
Nel comunicato conclusivo del primo dei due giorni del vertice del Consiglio europeo di Bruxelles, Bruxelles ha assicurato che “continuerà a fornire aiuti finanziari, politici, materiali e umanitari all’Ucraina”; che resterà “al fianco” di Kiev “e del suo popolo, confermando la dichiarazione di Versailles e riconoscendo le aspirazioni ucraine d’ingresso nell’Unione europea”.
Il Consiglio europeo ha quindi “rinnovato la richiesta alla Commissione si consegnare le sue valutazioni in linea con le procedure d’ingresso dei trattati”.
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