Nel 129° giorno di conflitto l’Ucraina sta negoziando in maniera attiva la fornitura di nuove armi dai propri partner. L’obiettivo, come spiegato dal presidente Zelensky, è quello di “togliere ai russi la loro superiorità”. “È necessario per il Donbass, per la regione di Kharkiv, per il sud”, ha aggiunto il leader di Kiev nel suo consueto messaggio notturno in cui ha voluto ringraziare gli Stati Uniti per l’invio di un nuovo pacchetto di aiuti da 820 milioni di dollari. Per quanto riguarda la situazione sul campo, alle prime ore della mattina sono state registrate forti esplosioni nella città di Mykolaiv.
Il sindaco di Kremenchuk, Vitaliy Maletsky, ha affermato che il bilancio delle vittime dell’attacco al centro commerciale della città è salito a 29 e che una persona risulta ancora dispersa. Secondo le stime delle autorità c’erano tra le 200 e le 1000 persone al momento dell’attacco missilistico russo che ha distrutto il centro commerciale. Lo ha reso noto il servizio di emergenza ucraino. Lunedì scorso il luogo è stato bersaglio di un attacco missilistico da parte della Federazione Russa che ha ucciso almeno 19 persone. All’interno è stato riferito che al momento dell’attacco si trovavano fino a mille persone. Oltre 60 persone sono rimaste ferite.
L’esercito ucraino smentisce che le forze russe e filorusse abbiano circondato la città di Lysychansk, nell’est dell’ Ucraina. «I combattimenti imperversano intorno a Lysychansk. Ma fortunatamente la città non è stata circondata ed è sotto il controllo dell’esercito ucraino», ha detto un portavoce della Guardia nazionale ucraina, Ruslan Muzytchuk, parlando alla tv ucraina, secondo quanto riporta il Guardian. L’annuncio era stato dato dal leader della Cecenia Ramzan Kadyrov, dell’ingresso delle truppe filo-russe nel centro della città di Lysychansk. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Lysichansk è nostra! Le truppe alleate sono già nel centro della città!”, ha scritto Kadyrov su Telegram. Le forze russe stanno bombardando da giorni la città di Lysychansk e i suoi dintorni nel tentativo di conquistare l’ultima roccaforte della resistenza nella provincia di Luhansk. I combattenti ucraini hanno trascorso settimane nel tentativo di difendere la città e di evitare che cadesse in mano alla Russia, come successo alla vicina Severodonetsk una settimana fa.
Il ministero della Difesa russo ha riferito anche di aver distrutto cinque posti di comando dell’esercito ucraino nella regione orientale del Donbass e Mykolaiv nell’ Ucraina meridionale.